Storie

di Giuseppe Udinov

Afghanistan: continuano i crimini dei talebani

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

Il Fronte di resistenza nazionale (Nrf) ha accusato i talebani di pulizia etnica e crimini di guerra nel nord dell’Afghanistan. Ali Maisam Nazary, portavoce del gruppo di resistenza che si oppone alle autorità dell’Emirato islamico, ha detto che le atrocità perpetrate dei talebani in alcuni distretti del Paese stanno aggravando le fratture sociali.

Nell’ultimo mese nella provincia del Panjshir sono stati arrestati almeno 43 civili: ad alcuni parenti è stato chiesto di pagare un riscatto (armi da fuoco in cambio della liberazione del famigliare), mentre altri hanno riferito di torture quotidiane nei confronti dei detenuti.

A più di un anno dalla riconquista talebana del Paese, continua a esistere un’opposizione sporadica e concentrata soprattutto nelle province settentrionali dell’Afghanistan. Ahmad Massoud - figlio del “Leone del Panjshir”, storica figura di riferimento anti-talebana, ucciso nel 2001 dopo aver guidato l’Alleanza del Nord contro gli studenti coranici - guida il Fronte di resistenza nazionale, il gruppo più consolidato, e si rivolge all’Occidente facendo leva su quello che temiamo di più, il terrorismo internazionale: “L’Afghanistan si sta trasformando in un hub per il terrorismo, il cui obiettivo è di diffondersi in tutto il mondo”, ha detto di recente a Foreign Policy.

Secondo l’ultimo rapporto delle Nazioni unite, non solo al-Qaeda continua ad avere una presenza solida e capillare nel Paese (anche se è improbabile che abbia le risorse necessarie per organizzare attentati all’estero), ma sarebbero almeno 22 i gruppi che tentano in qualche modo di opporsi all’Emirato islamico. Il Nrf in alcune aree combatte fianco a fianco con il Fronte di liberazione dell’Afghanistan (Aff), capitanato dal tenente generale Yasin Zia, ex vice ministro della Difesa afgano. Lui e Massoud - che ha trovato rifugio in Tajikistan - cercano di ottenere all’estero soldi, armi e sostegno alla loro causa: tuttavia, ha evidenziato Zia, senza vittorie la resistenza non può attrarre armi e finanziamenti, e senza armi e finanziamenti la vittoria sui talebani sarà ancora più difficile (se non impossibile) da ottenere. Ma d’altronde, chi ha interesse oggi a sostenere un’altra guerra in Afghanistan? Esiste solo l’Ucraina!

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

11/10/2022
0204/2023
San Francesco da Paola

Voglio la
Mamma

Vai alla sezione

Politica

Vai alla sezione

Articoli correlati

Chiesa

I vescovi di Polonia e Ucraina sulla crisi con la Russia

In un comunicato congiunto i presuli dei due Paesi esprimono preoccupazione per il fallimento dei negoziati tra Mosca e l’Occidente e per le truppe e le armi russe ammassate al confine.

Leggi tutto

Politica

Intervista a Mirko De Carli su guerra Ucraina quarta parte

Continua l’intervista a Mirko De Carli sulla situazione Ucraina

Leggi tutto

Storie

MALI - Scomparso un Padre Bianco di nazionalità tedesca

“Sappiamo che la polizia si è attivata alla ricerca di p. Hans-Joachim ma al momento non si sa ancora se e quale gruppo potrebbe averlo rapito” affermano i Missionari d’Africa (Padri Bianchi) dalla loro Curia Generalizia a Roma

Leggi tutto

PoliticaChiesa

Haiti: timori dei vescovi dopo i nuovi rapimenti

La Commissione Episcopale Nazionale per la Giustizia e la Pace, in una nota, fa luce sull’atteggiamento della polizia dopo il sequestro dei missionari lo scorso sabato. L’ennesimo rapimento a scopo di riscatto avviene in una guerra tra poveri e in un contesto di degrado, insicurezza e pandemia.

Leggi tutto

Politica

Adinolfi: Putin non è Hitler e l’occidente lo sa bene

Interessante punto di vista del leader del Popolo della Famiglia Mario Adinolfi su Vladimir Putin

Leggi tutto

Chiesa

La Chiesa del Niger ha bisogno di un sostegno efficace

“Testimoniare il nostro carisma missionario nella diocesi di Niamey con lo studio di lingue e culture locali, facilitare il dialogo islamo-cristiano, prendersi cura dei più poveri e praticare una spiritualità attenta a questi obiettivi rappresentano lo stile pastorale tipico della Società per le Missioni Africane (SMA)”, scrive padre Rafael Casamayor, SMA, a seguito delle recenti assemblee provinciali di Benin-Niger.

Leggi tutto

La Croce Quotidiano, C.F. P.IVA 12050921001

© 2014-2023 La Croce Quotidiano