Politica

di Mario Adinolfi

AUTODETERMINAZIONE O RESPONSABILITÀ

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

La società contemporanea può essere organizzata o sul principio di autodeterminazione (libertà di uccidere il bimbo nel grembo, di sballarsi, di utilizzare ogni droga, di sprecarsi vendendo il proprio corpo, di uccidere alla fine anche se stessi: libertà false che conducono a essere dominati) o sul principio di responsabilità, cioè con la libertà orientata al bene proprio e della comunità: non si uccidono i bambini nascituri, si proteggono gli indifesi, si curano i sofferenti, si sostengono gli addolorati, si combattono le colonie del male che inducono a dipendenze velenose per l’esistenza propria e altrui (droghe, prostituzione, alcool, ludopatie, psicofarmaci).

Il conflitto tra le forze che propagandano il principio di autodeterminazione e quelle che sostengono il principio di responsabilità (che porta con sé una rivalutazione del principio di autorità) è il vero conflitto politico-culturale del XXI secolo. Il denaro e i poteri più consistenti (tra cui quello mediatico) tendono a orientarsi verso i sostenitori del principio di autodeterminazione, che costituisce una società di individui il cui ambito di affermazione o negazione è privo di una dimensione relazionale, in cui in sostanza la solidarietà stessa non esiste sul piano comunitario ma è mera iniziativa personale. Il motto è: si nasce soli, si muore soli, nel mezzo non mi sia impedito di fare qualsiasi cosa io intendo fare di me stesso, della mia vita, del mio corpo. I popoli comprendono però che il principio di autodeterminazione è un principio di falsa libertà che ci riduce a monadi. Chi è solo è debole, controllabile, manipolabile. Per questo i popoli realmente liberi tendono a difendersi chiedendo l’attivazione del principio di responsabilità, che altro non è se non il principio della libertà nella verità, della libertà che tende al bene, personale e collettivo, che dunque non teme un principio di autorità radicato in valori profondi di carattere storico, giuridico, culturale, religioso vissuti a partire dal nodo originario e naturale di una società siffatta che è la famiglia fondata sull’istituto matrimoniale.

Si tratta di agire nella logica e con le modalità del kulturkampf se si ritiene di voler far prevalere il principio di responsabilità sul principio di autodeterminazione, che è la moda del momento, ma che nel lungo periodo potrà affermarsi solo a prezzo della devastazione della vera libertà dei popoli. Che se apriranno gli occhi, il kulturkampf a questo deve servire, si libereranno anche agevolmente delle moderne lucenti e accecanti catene che stanno provando a renderli schiavi.

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

20/10/2022
0106/2023
San Giustino

Voglio la
Mamma

Vai alla sezione

Politica

Vai alla sezione

Articoli correlati

Chiesa

Perdono, genocidio e misericordia

San Giovanni Paolo II, più volte, aveva parlato prima delle tensioni nel paese e, fin dall’Aprile del 1994, non mancò di appellarsi al ritorno della pace: «Le tragiche notizie che giungono dal Ruanda suscitano nell’animo di tutti noi una grande sofferenza. Un nuovo indicibile dramma: l’assassinio dei capi di Stato di Ruanda e Burundi e del seguito; il capo del Governo ruandese e la sua famiglia trucidati; sacerdoti, religiosi e religiose uccisi. Ovunque odio, vendette, sangue fraterno versato. In nome di Cristo, vi supplico, deponete le armi, non rendete vano il prezzo della Redenzione, aprite il cuore all’imperativo di pace del Risorto! Rivolgo il mio appello a tutti i responsabili, anche della comunità internazionale, perché non desistano dal cercare ogni via che possa porre argine a tanta distruzione e morte» (Regina Coeli 10 Aprile 1994). Qualche settimana dopo, la voce del Papa si fa ancora più sofferente e vibrante: «Vi invito accoratamente, ad una preghiera sofferta e fervorosa per il Ruanda. La tragedia di quelle popolazioni sembra non voler arrestarsi: barbarie, vendette, uccisioni, sangue innocente versato, ovunque orrore e morte. Invito quanti detengono responsabilità ad una azione generosa ed efficace perché si arresti questo genocidio. È l’ora della fraternità! È l’ora della riconciliazione!» (Udienza Generale 27 aprile 1994).

Leggi tutto

Media

Un’indagine narrativa sulla violenza Burgess

Malgrado la crescente (e giustificatissima) celebrità di Quentin Tarantino, resta pur sempre Stanley Kubrick, con “Arancia Meccanica”, il vero teoreta cinematografico della violenza. Ricorrendo oggi l’anniversario della nascita di Anthony Burgess, che del capolavoro di Kubrick scrisse il romanzo ispiratore, dedichiamo una riflessione alla narrazione della violenza come fenomeno in sé, a metà tra romanzo e film, tra morbosità e scongiuro

Leggi tutto

Chiesa

La sussidiarietà nella Dottrina sociale della Chiesa

Il 18 maggio si terrà a Roma il secondo appuntamento della “Scuola di Dottrina sociale della Chiesa per dirigenti e iscritti del Popolo della Famiglia”. Oltre a Giovanni Marcotullio e Fabio Torriero, che parleranno rispettivamente di “Corretta laicità della politica” e “Comunicazione efficace dei principi non negoziabili”, Giuseppe Brienza terrà una relazione sul tema “L’articolazione sussidiaria del potere politico”, che qui anticipiamo in sintesi. L’incontro di questa settimana sarà seguito da altre tre sessioni con termine del corso 28 giugno

Leggi tutto

Società

Stupri di donne ed uomini lasciati soli

Come Mario Adinolfi ha recentemente sintetizzato spulciando i dati istat, in una classe di 25 ragazzi delle superiori statisticamente si trovano un consumatore abituale di cocaina, 2 consumatori di oppiacei o droghe sintetiche, 5 dediti alla cannabis e 7 soliti alle sbronze nei week end. Questi dati sono allarmanti e gravissimi e fotografano una realtà giovanile allo sfascio: un ragazzo annebbiato da droghe o alcool è facilmente coinvolgibile in risse, che poi finiscono sempre molto male, o può essere soggetto di violenze, se trascinato in gruppo, nonché mette a rischio la propria e altrui incolumità se si mette alla guida. Per non parlare dei danni diretti che fa alla propria salute.

Leggi tutto

Storie

L’esempio del padre della ragazza violentata

Il padre di una delle due quattordicenni romane violentate si è erto a difesa e a sostegno della legge, indicandosi come ulteriore istanza

Leggi tutto

Media

Associazione Stampa Romana - Intelligonews chiude: a casa e senza tutele tutti i lavoratori

Librandi alla fine di ottobre ha comunicato alla redazione la fine dei giochi. Gli accessi si sarebbero ridotti, ma non al punto tale da giustificare una repentina chiusura. Nonostante l’editore negli anni avesse sfruttato il lavoro dei colleghi, avendo fatto poco e nulla per regolarizzare le posizioni contrattuali e previdenziali.
La lettura dei bilanci ci racconta invece tuttora una storia di assoluta sostenibilità dell’impresa editoriale. Forse ha inciso di più la collocazione di Librandi all’interno del partito democratico.

Leggi tutto

La Croce Quotidiano, C.F. P.IVA 12050921001

© 2014-2023 La Croce Quotidiano