Società

di Giuseppe Udinov

Stop ad armi e tecnologie fuori controllo

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

Rispetto della vita e traffico di armi. O “uso malevolo” delle tecnologie. L’alfa e l’omega di una battaglia che il Papa ha ingaggiato in prima persona in nome del primo e contro i secondi. E la voce di Francesco arriva al Palazzo di vetro delle Nazioni Unite, amplificata dall’arcivescovo Gabriele Caccia che ieri è intervenuto due volte durante la discussione in seno al primo Comitato della 77.ma Sessione dell’Assemblea generale Onu. Due discorsi distinti e strettamente legati dal denominatore comune degli armamenti, che siano le diffusissime armi di piccolo calibro che alimentano la delinquenza comune, oppure i sofisticatissimi sistemi di quella guerra silenziosa ma non meno letale che si combatte nel cyberspazio.

Nel primo caso, parlando delle TIC, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, il rappresentante vaticano esordisce con una affermazione netta tratta dalla Laudato si’: il “nostro immenso sviluppo tecnologico non è stato accompagnato da uno sviluppo della responsabilità, dei valori e della coscienza umana”. Un aspetto che si coglie in modo nitido quando si affronta il tema della rete di sistemi interconnessi che costituisce il cyberspazio, il cui utilizzo - rileva monsignor Caccia - “richiede a tutti di passare da un paradigma di competizione a uno di cooperazione”. Anche il lavoro in questo ambito, afferma il presule, “deve rispettare la dignità intrinseca di ogni persona umana”, che si traduce nel diritto alla privacy e dunque alla protezione dei cittadini “da una sorveglianza intrusiva” salvaguardando i propri dati personali “da accessi non autorizzati”.

Gli Stati - è l’invito dell’osservatore della Santa Sede - devono garantire la tutela delle “proprie infrastrutture critiche” (ospedali, reti idriche, centrali elettriche) ma al contempo “astenersi da qualsiasi attività che danneggi intenzionalmente le infrastrutture critiche di un altro Stato”. E ancora, deve essere un criterio di giustizia a guidare “le loro azioni nel cyberspazio” e “ciò richiede che gli Stati in grado di farlo contribuiscano efficacemente agli sforzi per colmare il divario digitale” verso quelle nazioni “che non hanno un’uguale partecipazione ai frutti della rivoluzione digitale”
Per quando riguarda il combattere e sradicare il commercio illegale di armi leggere e di piccolo calibro dette “SALW” - tema dell’altro intervento di monsignor Caccia all’Onu - l’indicazione della Santa Sede è per un rafforzamento e una piena attuazione multilaterale del “Programma d’azione” creato ad hoc per contrastarne l’utilizzo, assieme allo “Strumento internazionale per il rintracciamento” (ITI), che sono mezzi importanti, sottolinea, “per ostacolare seriamente gli effetti nefasti della diffusione incontrollata di armi illegali”. Le armi leggere possono anche essere ritenute “di distruzione limitata”, ma “ogni anno - evidenzia il presule - mietono centinaia di migliaia di vittime in tutto il mondo e il loro terribile impatto è diffuso e devastante per l’umanità”, in mano come sono a “terroristi, criminalità organizzata, bande e gruppi che trafficano in esseri umani e droga”.

Anche se gli sforzi in questo senso “sono stati frammentari e limitati”, la Sanata Sede - conclude monsignor Caccia - “accoglie con favore” l’impegno internazionale sottoscritto l’estate scorsa a New York che prevede un maggiore “coordinamento dei meccanismi di controllo nazionali” in vista della Conferenza di revisione del programma d’azione e dell’ITI in programma nel 2024.

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

26/10/2022
2905/2023
Santa Maria Maddalena de' Pazzi

Voglio la
Mamma

Vai alla sezione

Politica

Vai alla sezione

Articoli correlati

Chiesa

Sandri celebrerà la messa delle Palme

“Papa Francesco ha riposato bene durante la notte. Il quadro clinico è in progressivo miglioramento e prosegue le cure programmate”, ha affermato una dichiarazione del direttore della sala stampa del Vaticano, Matteo Bruni.

Leggi tutto

Chiesa

Villaggio per la Terra

Il comunicato finale del Villaggio per la Terra: il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Matteo Zuppi, ha celebrato la Messa a chiusura dell’evento, durato cinque giorni, nella tenda della Pace pensata e animata dai Francescani di Frate Indovino, lanciando un intenso appello per la fratellanza

Leggi tutto

Chiesa

Sarà beato don Giuseppe Beotti,

Papa Francesco ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto che riconosce il martirio del sacerdote italiano durante l’occupazione nazista. Riconosciute anche le virtù eroiche di 8 Servi di Dio, tra cui 4 laici, che diventano Venerabili

Leggi tutto

Storie

“Io ritornerò”: pubblicate le lettere di Eugenio Corti dalla Russia

Sulla scorta dei ricordi personali (l’autore ha avuto il privilegio di conoscere e frequentare familiarmente Corti), vengono presentate le “lettere dalla Russia 1942-1943”, a cura di Alessandro Rivali

Leggi tutto

Chiesa

Sette volti di una santità nuova e antica

L’invito alla speranza che Gesù offre ai discepoli, «perché tutto è possibile a Dio», corrisponde a tutte le storie dei sette santi canonizzati domenica in Piazza San Pietro. Che un gracile prete bresciano venga chiamato a compiti sempre più gravosi fino al ministero delle Somme Chiavi, che un vescovo reazionario si converta inciampando nella miseria di un popolo. E molto altro….

Leggi tutto

Chiesa

Monsignor Paolo Giulietti e la Fede ai tempi del Coronavirus

La tutela della salute, infatti, è senza dubbio un bene primario, per il quale è giusto fare delle rinunce. Mi domando però se una società possa considerare irrilevante o marginale ciò che alimenta il “capitale morale” della nazione (e i riti religiosi sono certamente un elemento importante da questo punto di vista). Il senso del dovere e del sacrificio non sono innati, ma sono il frutto di esperienze educative e spirituali alle quali debbono continuare ad alimentarsi, pena il dilagare di quegli atteggiamenti di irresponsabilità ed egoismo che hanno sicuramente aggravato la crisi.

Leggi tutto

La Croce Quotidiano, C.F. P.IVA 12050921001

© 2014-2023 La Croce Quotidiano