Società

di Roberto Signori

SRI LANKA - Tra indigenza e malcontento

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Lo Sri Lanka fatica nella ripresa economica e sociale, mentre attraversa la crisi sistemica che ha sconvolto la nazione a partire dai primi mesi dell’anno 2022. Come affermano gli analisti, prestiti multimiliardari dalle istituzioni internazionali hanno stabilizzato la nazione a livello finanziario, ma la mancanza di riforme e ulteriori difficoltà economiche potrebbero ripercuotersi sulla popolazione e generare nuove manifestazioni di piazza. “Fatichiamo a superare la crisi, vediamo molta gente in grave stato di indigenza”, rileva a Fides p. Basil Rohan Fernando, sacerdote dell’Arcidiocesi di Colombo e Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Sri Lanka. “La via per andare avanti non può che essere quella di superare gli egoismi, scegliere la condivisione e la solidarietà nazionale. Tanti giovani e studenti chiedono un cambio di governo e premono per un futuro migliore. Pensando alle giovani generazioni, tutti noi abbiamo il dovere di lavorare per la prosperità, per lo sviluppo, per garantire una vita dignitosa a ogni cittadino” osserva.

L’isola dell’Oceano Indiano con 22 milioni di abitanti, all’inizio del 2022 ha sofferto per una diffusa crisi legata alla scarsità di carburante, di materie prime e di alimenti di prima necessità. Questo ha portato a un’ondata di proteste nazionali culminate con la cacciata del presidente Gotabaya Rajapaksa, che ha lasciato il Paese nel luglio scorso. Tre mesi prima, lo Sri Lanka è andato in default per il suo debito estero di circa 50 miliardi di dollari.
Un pacchetto di sostegno di 4 miliardi di dollari è stato approvato dall’India e sosterrà temporaneamente il governo del nuovo presidente Ranil Wickremesinghe. La nazione è sulla buona strada per ottenere l’approvazione per un altro prestito di 2,9 miliardi dal Fondo Monetario internazionale. Il FMI, tuttavia, ha chiarito che lo Sri Lanka deve ristrutturare i suoi debiti con la Cina e con altri creditori: il prestito del FMI è subordinato all’adozione da parte del governo di misure economiche rigorose. Le misure delineate dal FMI mirano a “ridare stabilità macroeconomica e la sostenibilità del debito, salvaguardando la stabilità finanziaria, riducendo le vulnerabilità della corruzione e sbloccando il potenziale di crescita dello Sri Lanka”.
Il nuovo presidente Ranil Wickremesinghe, dello United National Party (UNP), nominato Primo Ministro dall’ex presidente Gotabaya Rajapaksa nel maggio scorso, è diventato, dopo pochi mesi, presidente ad interim il 13 luglio, quando Rajapaksa è fuggito. Tra i suoi primi provvedimenti, ha dichiarato lo stato di emergenza a livello nazionale, aumentando le tensioni tra i dimostranti. Non essendo stato eletto alle elezioni generali, è contestato e parte della popolazione chiede tuttora lo scioglimento del Parlamento e nuove elezioni, al grido di “aragalaya” (lotta). Gli oppositori dell’amministrazione Wickremesinghe sostengono che egli stia negando al popolo il diritto democratico alle elezioni, mascherandolo con un progetto di riforma politica.
“La politicizzazione di istituzioni che dovrebbero essere imparziali; la corruzione diffusa negli ambienti politici; il nepotismo, il clientelismo hanno fatto del male alla società srilankese. Vi sono parlamentari accusati di corruzione e altri reati. Altri uomini politici, condannati, sono stati graziati dal presidente Rajapaksa e hanno ricevuto incarichi statali. In un clima di grave impunità politica, il popolo chiede trasparenza, democrazia”, notano fonti di Fides nella nazione.
In questa cornice il Parlamento dello Sri Lanka ha approvato nelle scorse settimane un emendamento costituzionale volto a ridurre i poteri presidenziali e rafforzare le salvaguardie anticorruzione. Il 22° emendamento alla Costituzione sposta alcuni dei poteri del Presidente al Consiglio costituzionale, che rappresenta sia il governo sia l’opposizione, e ad altri organismi indipendenti (come la Commissione elettorale nazionale, la Commissione per i diritti umani dello Sri Lanka, la Commissione di inchiesta sulla corruzione), guidate da personalità indipendenti, non politiche.

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08/11/2022
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