Storie
di Giuseppe Udinov
Scienza: riattivato un virus-zombie vecchio 50 mila anni
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Uno degli aspetti più sottovalutati del riscaldamento climatico è lo scioglimento di zone particolari come il permafrost in Siberia, il quale cela nelle sue profondità microbi che dormono da migliaia e migliaia di anni. Ultimamente uno studio ha osservato uno di questi virus-zombie che dopo circa 50.000 anni è di nuovo attivo e in grado di infettare altri organismi.
“La situazione sarebbe molto più disastrosa nel caso di malattie vegetali, animali o umane causate dalla rinascita di un antico virus sconosciuto”, scrivono i ricercatori.
“È quindi legittimo riflettere sul rischio che antiche particelle virali rimangano infettive e tornino in circolazione dallo scongelamento di antichi strati di permafrost”.
Mentre il virus più antico è stato trovato sotto un lago, altri luoghi di estrazione includevano la lana di mammut e gli intestini di un lupo siberiano, tutti sepolti sotto il permafrost. Usando colture vive di amebe unicellulari, il team ha dimostrato che i virus avevano ancora il potenziale per essere patogeni infettivi.
Molti dei virus che verranno rilasciati con lo scioglimento del ghiaccio ci saranno completamente sconosciuti, anche se resta da vedere quanto saranno infettivi una volta esposti alla luce, al calore e all’ossigeno dell’ambiente esterno. Queste sono tutte aree che potrebbero essere indagate in studi futuri.