Storie

di Tommaso Ciccotti

Luci per illuminare il Colosseo contro la pena di morte

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In 236 anni di strada ne è stata fatta, ma tanta ne dovrà ancora essere percorsa. Perché la pena di morte, da quando il 30 novembre del 1786 venne abolita, prima volta in uno Stato, ed era il Granducato di Toscana, ancora oggi è inserita nell’ordinamento giuridico di alcuni Paesi, sicuramente pochi rispetto alla storia, ma ancora troppi rispetto al prezioso diritto alla vita, fondamento di ogni altro diritto.

“Ci manca l’ultimo miglio”, sottolinea Marazziti, un piccolo tratto di strada che riguarda i 10/12 Stati che ancora utilizzano la pena di morte. “Negli Usa – continua - sono cinque in tutto gli Stati che quest’anno hanno ucciso persone detenute nel braccio della morte. Da vent’anni siamo al minimo storico delle condanne e il braccio della morte è passato da 3700 persone a meno di tremila”. A sostenere questa felice inversione di tendenza, che ha portato all’abolizione o in alcuni casi ad una moratoria, è stato senz’altro un cambiamento “del sentire del mondo”, spiega Marazziti. Così come è stato per tortura e schiavitù, che si sono rivelati “insopportabili per la coscienza umana”, si sta arrivando a questo anche per la pena di morte, non è un sentire uniforme, ma, per Marazziti, sembrerebbe decisamente inarrestabile, pensando anche agli sforzi fatti per unificare il momento dei contrari, che vedeva la divisione tra chi avrebbe accettato anche una moratoria e chi invece ne difendeva l’abolizione tout court.

La pena capitale “è una brutta compagnia per la storia umana, però dal 1975, quando erano solo 16 le nazioni che l’avevano abolita, ad oggi che sono oltre 144, di fatto siamo davanti ad una svolta della storia umana”, spiega Mario Marazziti di Sant’Egidio, Comunità che dal 2000 organizza l’accensione del Colosseo contro la pena capitale, iniziativa alla quale, nel tempo, si sono unite oltre 2000 città che illumineranno i loro monumenti per dire “no” alle esecuzioni. Sono le “Città per la vita”, movimento che coinvolge migliaia di persone in tutti i continenti e che è riuscito, attraverso un paziente impegno collettivo e rapporti con i diversi governi, a diminuire il numero dei Paesi mantenitori.

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30/11/2022
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