Società

di Nathan Algren

Le donne asiatiche sono le più ricche del mondo

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

Per la prima volta nella storia le donne asiatiche detengono più ricchezza di qualunque altra regione ad esclusione del Nord America, mentre la previsione di crescita dei loro patrimoni è la più veloce al mondo. Secondo un’analisi condotta dal Boston Consulting Group per il quotidiano Nikkei Asia basata sulla ricchezza finanziaria (fondi di investimento, azioni quotate e non, obbligazioni, eccetera), le donne asiatiche deterranno 27mila miliardi entro il 2026, una cifra pari a 6 trilioni in più rispetto alle donne dell’Europa occidentale. Dal 2019 la loro ricchezza collettiva è aumentata di 2mila miliardi all’anno, una tendenza che si prevede continuerà anche nei prossimi anni con un tasso di crescita di oltre il 10,5%.

Le miliardarie dell’Asia sono passate da essere 13 nel 2010 a 92 nel 2022. Tuttavia il 75% della forza lavoro femminile continua a essere occupata in maniera precaria e a concentrarsi in settori informali, con bassi stipendi e senza protezione sociale. Le disuguaglianze economiche continuano a essere un elemento fondamentale nelle economie asiatiche, dove il 10% della popolazione più ricca possiede oltre il 60% della ricchezza, lasciando circa il 5% al ​​50% più povero. Il divario è ancora più ampio in India e Cina, i due Paesi più popolosi del continente. L’Asia meridionale e la Cina presentano alcuni dei peggiori indicatori indagati dal quotidiano asiatico.

Negli ultimi trent’anni sempre più donne sono entrate a far parte del mercato del lavoro, ma il dato varia da Paese a Paese: si passa infatti dal 7,4% del Pakistan a quasi il 42% del Vietnam. A determinare questa percentuale sono soprattutto fattori sociali e culturali. In India, per esempio, la divisione in caste ha svolto un ruolo importante sulla crescita delle disuguaglianze: una donna dalit (appartenente alla categoria un tempo denominata degli “intoccabili”) ha molte più probabilità di essere povera rispetto a una donna proveniente da caste superiori.

La partecipazione alla forza lavoro è determinata dal livello di istruzione, l’età di matrimonio e il numero di figli. Secondo il Nikkei Asia per tutti i Paesi presi in esame si è registrato un certo progresso (il livello di istruzione si è alzato, le donne si sposano più tardi e fanno meno figli), però non sempre questo si è tradotto in un aumento della partecipazione delle donne nel mercato del lavoro: in Cina, per esempio, la percentuale, che nel 1991 era del 40% è scesa al 33,4%, mentre l’India ha registrato un forte calo a partire dal 2005.

Anche la quantità di lavoro di cura non retribuito incide sulle probabilità di impiego (e quindi sulla possibilità di accumulare ricchezza). In Bangladesh, per esempio, le donne devono dedicare al lavoro di cura fino a 6 ore, mentre gli uomini in media meno di una.

L’accumulazione di ricchezza è infine determinata anche dalla capacità di risparmio e d’investimento e qui sono state rilevate altre grandi differenze: in India e in Bangladesh, la maggior parte delle donne fa affidamento su amici e parenti in caso di emergenza finanziaria, mentre il 60% delle donne pakistane o quasi il 90% delle donne di Singapore conta sui propri risparmi. Non tutte però riescono a risparmiare: in molti Paesi si sono registrati dei cali. In Cina, la percentuale di donne che risparmiano denaro è diminuita, passando dal 70% del 2014 al 45,7% del 2017, ma simili diminuzioni sono state registrate anche in Indonesia, Thailandia e Vietnam. Le donne che fanno affidamento su istituzioni finanziarie infine sono oltre il 60% a Singapore, ma solo l’1,9% in Pakistan.

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

09/12/2022
0112/2023
Sant'Ansano

Voglio la
Mamma

Vai alla sezione

Politica

Vai alla sezione

Articoli correlati

Società

India: Mumbai aborto ‘terapeutico’ per condizione sociale

Con un verdetto controverso i giudici hanno autorizzato l’interruzione di gravidanza alla 26ma settimana per una diciottenne non sposata il cui feto è sano e non presenta rischi fisici per la salute fisica della donna.

Leggi tutto

Società

Rallenta la campagna vaccinale

Questa settimana, secondo gli ultimi dati del Governo, si sono registrati poco meno di 2 milioni di somministrazioni in più rispetto ai sette giorni precedenti. Molte meno di quelle segnalate nelle 3 settimane precedenti.

Leggi tutto

Società

Rugby: banditi i trans dalle gare femminili

L’IRL ha affermato che era una sua responsabilità bilanciare il diritto dell’individuo a partecipare con il rischio percepito per gli altri partecipanti e garantire che tutti ricevano un’equa udienza.

Leggi tutto

Storie

ASIA - Sposi con fede diversa

Il matrimonio interreligioso è una realtà complessa ed è un fenomeno crescente in Asia

Leggi tutto

Politica

Istat: In Italia l’inflazione frena

Secondo i dati, il fenomeno a giugno ha registrato “una netta decelerazione”, attestandosi al 6,4%. Ma per alcuni settori come alimenti e trasporti, i prezzi continuano ad aumentare

Leggi tutto

Storie

Madri della Chiesa,  donne, madri nel deserto

Già secoli prima che santa Scolastica mostrasse coi fatti al fratello Benedetto che davvero davanti al Signore conta solo l’amore, numerose sante donne ne precorrevano i passi. E ancora oggi, nella festa della donna, parlano alle loro confuse pronipoti, che perdono tempo a immaginare cosa potrebbero essere invece di osservare il loro mistero. Fissare un obiettivo, non cedere ai tortuosi vortici del cuore, sopportare le avversità, affidarsi a Cristo – la loro lezione

Leggi tutto

La Croce Quotidiano, C.F. P.IVA 12050921001

© 2014-2023 La Croce Quotidiano