Storie
di Stefano Di Tomassi
OSTIA, CATTOLICI E ORTODOSSI: QUANDO L’ARTE E’ PONTE DI UNITA’
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Ostia consolida l’amicizia, la fraternità e l’alleanza tra i popoli delle diverse nazioni nell’unità cristiana.
E’ nel DNA millenario di questa città saper conservare le particolari identità nazionali tessendo tra esse un ricamo di unità nella diversità storica.
La Chiesa Stella Maris, in Viale dei Promontori 113- quartiere con la più alta concentrazione locale di Scuole e Istituti - si conferma la stella nel firmamento cristiano per l’unità tra i cristiani ortodossi (e i popoli, le nazioni che più vi si riconoscono) e i cattolici.
Domenica 18 Dicembre alle ore 16 si terrà una meravigliosa conferenza sulla NATIVITA’ DEL SIGNORE NELL’ICONOGRAFIA BIZANTINA tenuta da D. SALVATORE ANGUILLERA LOPEZ (Officiale della Santa Sede) esperienza attenzionata dalla commissione cultura ecclesiale locale già da diverso tempo.
La comunità ortodossa ostiense dalla fine degli anni 90 è sbarcata sulle cose del Lido romano insieme a Padre Gheorghe Militaru, oggi vice vicario per le chiese Italiane; successivamente è transitata da Regina Pacis a Stella Maris dove insieme alla mecenatica forza di mons. Plinio Poncina, indimenticabile e indimenticato Parroco, ha consolidato la sua casa di preghiera che oggi conta una parrocchia adiacente sotto la guida di Padre Daniel.
Insieme sono stati protagonisti degli incontri ecumenici di unità dei cristiani, la posa della madonnina ‘dei gigli’ nell’edicola mariana. Famiglie sono cresciute vicine nell’amicizia e nella collaborazione in prossimità e quotidianità.
Insomma, la cultura cristiana sa dare a Ostia quella coscienza e consapevolezza capaci di compiere una ‘seconda bonifica’ dalle paludi, dagli acquitrini del ‘non senso’, del frammentarismo, del ‘quartiere dormitorio’ utile a pochi per far soldi, pensando agli specchi delle proprie brame, non curando la casa comune senza alcuna responsabilità.
Allo scopo invece di amministrare questa grande ricchezza culturale ostiense, di cui le chiese sono propulsori territoriali di bellezza e partecipazione cittadina, S.E.R. mons. Dario Gervasi Vescovo a. Roma Sud Ostia e Ostia Antica ha varato ormai più di un anno fa, una COMMISSIONE CULTURA DELLE CHIESE DI OSTIA (prefettura XXVI della Diocesi di Roma) presieduta da Padre Agostino Ugbomah, (priore della Cattedrale Basilica di Ostia Sant’Aurea, culla della cività cristiana ostiense con il suo episcopio del Vescovo di Ostia), affiancato da una segreteria tra cui il Professore Guido Antiochia e Stefano Di Tomassi.
Questa va a unirsi alle altre due già esistenti Commissione Volontariato e Commissione Giovani a voler rafforzare quel desiderio di vedere, o meglio rivedere Ostia, nella sua bellezza cristiana originaria, quando ‘veramente’ possedeva la luce di un Vescovado braccio destro del Vescovo di Roma e Pontefice universale..
Così. ad una organizzazione più squisitamente e sinodalicalmente trattata come quella delle equipé pastorali, Ostia lancia il metodo di una trasversalità inter parrocchiale fatta dall’approccio per commissioni nelle quali, dal basso, i territori trovano una loro giustificazione in Cristo al di là di clericalismi, canonicismi e palizzate parrocchiali che di fatto sono ostacolo della chiesa in uscita.