Storie
di Nathan Algren
India - Il ritorno del Natale ad Orissa
Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano
Dopo due anni di restrizioni imposte dal Covid, nello Stato indiano dell’Orissa - teatro proprio 15 anni fa di dure persecuzioni - il Natale è stato celebrato con gioia e partecipazione. Nei distretti di Kandhamal e Sundargarh, quelli dove è più significativa la presenza cristiana, i riti sono stati celebrati con fervore con le Messe di mezzanotte nelle chiese e le iniziative di solidarietà in favore dei poveri.
P. Madan Singh, direttore di Jana Vikas il centro di sviluppo sociale del distretto di Kandhamal promosso dall’arcidiocesi di Cuttack-Bhubaneswar, racconta ad AsiaNews: “La gente era entusiasta di poter tornare a celebrare insieme il Natale. La festa ha visto insieme tutte le confessioni, l’amministrazione distrettuale ha organizzato un incontro del Comitato per la pace, la polizia è stata molto attenta. Alla sera, in ogni parrocchia si è svolta la messa in scena della rappresentazione della natività. Anche molti tribali di altre fedi vengono a rendere omaggio con candele accese al re appena nato nel presepe”.
Un gran numero di persone di tutte le fedi si è messo in fila con candele accese per pregare davanti al presepe nella cattedrale di San Vincenzo, a Bhubaneswar.
La festa è stata allietata anche da un altro segno in Orissa: lo scultore di sabbia Sudarshan Patnaik ha creato un’imponente riproduzione di Babbo Natale - alta 8 metri e larga 18 metri - utilizzando sabbia e pomodori sulla spiaggia di Gopalpur. Secondo Patnaik si tratta della più grande installazione di questo tipo al mondo.