Politica

di Roberto Signori

L’Ong tedesca chiama Berlino:

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

L’Ong tedesca Sea Eye, attiva nei salvataggi in mare nel Mediterraneo, sfida il governo Meloni. “Sea-Eye non seguirà alcun codice di condotta illegale o qualsiasi altra direttiva ufficiale che violi il diritto internazionale o le leggi del nostro Stato di bandiera, nel nostro caso la Germania”, afferma Annika Fischer, membro del consiglio di amministrazione della Sea Eye, in merito al decreto del governo italiano sulle attività di salvataggio in mare delle Ong.

Ieri il governo Meloni ha approvato il suo decreto legge per la gestione dei flussi migratori nelle acque nazionali, in cui ha stabilito che le navi Ong possono approdare in Italia solo se “il porto di sbarco assegnato è raggiunto senza ritardo per il completamento dell’intervento di soccorso” e dopo aver svolto, al massimo, un solo salvataggio per volta.

Fumo negli occhi per Fischer e Sea Eye. “Rifiutiamo questo cosiddetto codice sulle Ong e temiamo che ciò possa portare a conflitti con le autorità italiane. Ci aspettiamo che il governo tedesco ci protegga”, ha aggiunto l’attivista, tra le organizzatrici dei lavori professionali di soccorso ai migranti di Sea Eye. Quest’ultima organizzazione ha di fatto regole di diritto organizzativo tedesche dopo esser stata all’inizio battente bandiera olandese ma opera in maniera preossuché esclusiva nel Mediterraneo, ove dal 2015 in avanti è schierata tra le coste italiane e quelle libiche.

Nel 2019 la bandiera della Sea Eye è passata dall’essere quella olandese a quella tedesca. Ed è proprio la Germania a cui oggi Sea Eye si appella contestando la regola sul salvataggio esclusivo da eseguire prima dell’arrivo al porto sicuro e il fatto che in caso di violazione si applicherà una sanzione amministrativa al comandante della nave dal valore compreso tra 10mila e 50mila euro. Una seconda violazione imporrebbe il sequestro della nave. Sea Eye si appella al diritto tedesco e al diritto del mare, ma a norma il decreto del governo Meloni, piaccia o meno, si richiama alla Convenzione di Montego Bay del 1982 sul diritto marittimo

Le disposizioni mirano a contemperare l’esigenza di assicurare l’incolumità delle persone recuperate in mare, nel rispetto delle norme di diritto internazionale e nazionale in materia, con quella di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica, in conformita’ alle previsioni della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare”, ha fatto notare l’Agi. Di questa convenzione, la Germania è firmataria a pieno titolo come l’Italia. Dunque fino a pronuncia della Corte Costituzionale contro eventuali vizi di forma della norma l’appello della Sea Eye è destinato a non poter produrre effetti, salvo l’ennesima fase di tensione politica con Roma.

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

30/12/2022
2903/2023
San Secondo martire

Voglio la
Mamma

Vai alla sezione

Politica

Vai alla sezione

Articoli correlati

Politica

Alternative für Deutschland: lezioni da imparare

Il “giornalista collettivo” non ha ancora imparato la lezione: in tempo di analfabetismo sociopolitico e di malcontento diffuso attaccare un partito rampante con l’epiteto di “populista” si rivela controproducente. Il partito fondato da Frauke Petry e oggi diretto da Alice Weidel deve invece interpellare a fondo l’anima popolare d’Europa (i punti guadagnati da AfD sono quelli persi da CDU): non mancano le ambiguità e le contraddizioni, ma vanno studiate.

Leggi tutto

Chiesa

Müller: stanno sfruttando la pandemia per diffondere il pensiero totalitario

IL CARDINALE TEDESCO: “I VESCOVI NON POSSONO OFFRIRSI COME CORTIGIANI E PROPAGANDISTI DEI GOVERNANTI”

Leggi tutto

Storie

Strage in chiesa ad Amburgo

Sparatoria alle 21 di ieri nel quartiere Alsterdorf di Amburgo, in una chiesa dei testimoni di Geova: almeno sette morti, tra i quali anche l’autore della strage, e 8 feriti, alcuni grav

Leggi tutto

Società

Migranti - 48 ore di sbarchi senza sosta

Gli sbarchi non si fermano nel nostro Paese e sono ora tre i fronti aperti per le rotte migratorie. Oltre alla Sicilia, con anche le sue isole Pantelleria e Lampedusa, i migranti hanno ripreso ad arrivare anche in Calabria e in Puglia.

Leggi tutto

Politica

Gli sfregi di Laura Boldrini alla Conferenza sulla famiglia

A metà tra la spaesatezza e la provocazione, il surreale intervento della “Presidenta”

Leggi tutto

Storie

La Ong chiede i soldi per i migranti

Quanto costa una missione di una nave Ong? Probabilmente molto più di quanto chiunque possa pensare. Costa 280mila euro.

Leggi tutto

La Croce Quotidiano, C.F. P.IVA 12050921001

© 2014-2023 La Croce Quotidiano