Società
di Roberto Signori
La mortalità infantile in Italia e nel mondo
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Ogni quattro secondi e mezzo nel mondo muore un bambino o un giovane under 24. Nello specifico, nel 2021 circa 5 milioni di bambini sono morti prima di compiere cinque anni di età, mentre sono 2,1 milioni i bambini e i giovani di età compresa tra i 5 e i 24 anni che hanno perso la vita nell’ultimo anno.
I bambini continuano ad avere possibilità di sopravvivenza molto diverse a seconda del luogo in cui nascono. A farne maggiormente le spese sono i Paesi dell’Africa subsahariana e cell’Asia meridionale. I bambini nati nell’Africa subsahariana sono soggetti al più alto rischio di morire da piccoli nel mondo, 15 volte superiore a quello dei bambini in Europa e nell’America settentrionale. Inoltre, qui il rischio che una donna partorisca un bambino nato morto è sette volte maggiore rispetto all’Europa e al Nord America.
Sono i dati sul 2021 che emergono da due rapporti pubblicati oggi dal gruppo inter-agenzie delle Nazioni Unite che comprende Unicef, Oms, Banca Mondiale e Un Desa. Analisi che analizzano anche gli effetti della pandemia sui più giovani. Seppur il Covid non abbia aumentato la mortalità dei bambini, non si può escludere che – si legge nel report – “la pandemia potrebbe aver aumentato i rischi futuri per la loro sopravvivenza”.
In Italia i tassi di mortalità dei bambini sono bassi rispetto ad altre aree del mondo: la mortalità dei bambini sotto i 5 anni è diminuita da 10 per 1000 nati vivi nel 1990 a 3 per 1000 nati vivi nel 2021, mentre il tasso di nati morti è passato da 2,8 bambini su 1000 nascite nel 2000 a 2,2 nel 2021