Chiesa
di Tommaso Ciccotti
La vicinanza del Papa ai colpiti dall’attentato ad una chiesa in Congo
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Compassione e vicinanza per l’attentato, domenica 15 gennaio, rivendicato dall’Is, contro una Chiesa Pentecostale di Kasindi, nella Repubblica Democratica del Congo, “che ha causato la morte di persone innocenti”, sono state espresse da Francesco in un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, indirizzato al reverendo André Bokundoa-bo-Likabe, presidente della Chiesa di Cristo nel Paese africano.
Il Papa, si legge nel testo, “affida i defunti e i feriti alla misericordia di Dio. Implora Cristo, Signore della vita, affinché gli afflitti trovino consolazione e fiducia in Dio, invocando su di loro il dono della pace”.
Il nunzio Balestrero esprime preoccupazione per le carneficine continue nel Paese - l’ultima in una Chiesa pentecostale - e spiega che la ragione principale della guerriglia nell’est è la ricchezza del sottosuolo su cui si concentrano le mire di molti: “La Chiesa fa un grande lavoro, sono i catalizzatori degli aiuti”. In questo contesto massimo è lo sforzo per garantire la sicurezza necessaria alla visita di papa Francesco che incontrerà anche le vittime. Alla Messa a Kinshasa, previsti due milioni di persone