Storie

di Tommaso Ciccotti

Fratel Biagio, in diecimila al funerale

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

Gli è stato accanto nei giorni di sofferenza e torpore prima della fine, quando “fratello Biagio” è stato vinto dal cancro che lo ha riportato al Signore a soli 59 anni, e “ci è stato di esempio di un dolore incrociato con una fede profonda, per diventare anche speranza e amore”. Don Giuseppe Vitrano, per tutti “padre Pino” lo accompagna nel funerale nella cattedrale di Palermo, alle 10.30, circondato dagli ultimi della città che tanto ha amato, dai volontari della Missione di Speranza e Carità che hanno fondato insieme quasi trent’anni fa, dall’arcivescovo Corrado Lorefice che presiede le esequie, le autorità cittadine e tanti palermitani e persone comuni da tutta Italia e anche dalla Spagna e Inghilterra. Mille in cattedrale e altri novemila, almeno, fuori.

Uomo appassionato di Cristo, il cui Messaggio resta una profezia per il mondo di oggi. È così che il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, ricorda fratel Biagio Conte, in un messaggio inviato all’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, nel giorno dei funerali del missionario laico, fondatore della Missione di Speranza e Carità, scomparso il 12 gennaio scorso. Zuppi esprime il suo profondo cordoglio per la morte di un uomo che “in una società in cui si cerca una felicità individuale”, ha fatto ricordare che “la vera felicità ce la dona il tempo speso per il prossimo, specialmente per chi è povero, scartato”.

Zuppi sottolinea la “preziosa” l’eredità di Biagio Conte, perché “in una società in cui si cerca una felicità individuale”, il missionario ricorda “che la vera felicità ce la dona il tempo speso per il prossimo, specialmente per chi è povero, scartato”. La vera eredità, importante da raccogliere e continuare, è il “suo amore per gli ultimi, la scelta di cercare delle risposte per non abituarsi mai allo scandalo della povertà e alla sofferenza dei poveri, l’accoglienza intelligente e generosa”. Il richiamo del presidente della Cei è dunque a guardare un uomo che era un fratello per chi era nel bisogno “a prescindere dalla lingua, dalla provenienza e dallo stato sociale, nessuno escluso”, nonché a seguire le sue orme, grazie alla quali si riuscirà “a rompere le catene dell’egoismo tra guerre e violenze e voleremo sulle ali della dignità e della solidarietà, come fratel Biagio ha fatto e ci ha insegnato a fare”

.La Fondatrice della Comunità “Nuovi Orizzonti” Chiara Amirante, nel suo messaggio di cordoglio, ricorda Fratel Biagio Conte come “un uomo che ha saputo spendere la sua vita per amore di Cristo e dei fratelli, definendolo “un povero tra i poveri”. “Una forte intesa spirituale ci univa e continuerà ad unirci”, aggiunge Amirante, a testimonianza di un profondo legame di stima e amicizia. Infine ringrazia “il Signore per il dono di questo fratello, che ha fatto della preghiera la stella polare della propria vita” e conclude con l’ultimo saluto: “Ti portiamo nel cuore”.

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

18/01/2023
2309/2023
San Lino

Voglio la
Mamma

Vai alla sezione

Politica

Vai alla sezione

Articoli correlati

Chiesa

Ddl Cirinnà, ora serve una mobilitazione della Chiesa italiana

Il 7 maggio scade il termine per la presentazione degli emendamenti a una legge che introdurrebbe di fatto il matrimonio gay e legittimerebbe l’utero in affitto. Se saremo silenti, sarà approvata.

Leggi tutto

Società

Impiccherano Charlie con una corda d’oro

Abbiamo promesso a Charlie ogni giorno che lo avremmo portato a casa. Sembra veramente sconvolgente, dopo tutto quello che abbiamo passato, vederci negato anche questo». Così Connie Yates ha implorato dal mondo il soccorso che possa frapporsi tra loro e l’ultimo sfregio dello spietato nosocomio cui va imputata la morte del bambino. Francis ha stabilito data e ora di morte di Charlie

Leggi tutto

Chiesa

I #Vescovi italiani guardano al Paese reale

Scuola ed educazione, lavoro e povertà, sicurezza e migranti: sono solo alcuni dei temi (secolari) toccati dal documento finale prodotto dalla Conferenza Episcopale Italiana al termine della riunione autunnale del Consiglio Permanente. Per il resto si è toccata, fra le altre, la questione squisitamente liturgica della diffusione dell’ultima edizione del Messale Romano.

Leggi tutto

Politica

I temi etici non sono politici?

Cosa ha provato a spiegare il Popolo della Famiglia? Che spendere decine di milioni di euro delle casse pubbliche per avviare una pratica generalizzata di selezione eugenetica finalizzata alla soppressione dei nascituri down era una scelta di stampo nazista. Il Nipt senza ombra di dubbio ha quella finalità: è stato reso gratuito in Islanda e in Danimarca a seguito del programma governativo “Down Syndrome free” ottenendo nell’ultimo quinquennio la soppressione del 100% in Islanda e del 98% in Danimarca dei nascituri down individuati dal test. Non sto a dire che per un cattolico tale comportamento e anche tale scelte politica di impiego delle risorse pubbliche dovrebbe implicare una immediata presa di distanza. Ma anche per chiunque abbia un minimo a cuore la sorte dei bambini down, al di là di qualsiasi orientamento religioso, un governatore che avvia questo tipo di “sperimentazioni” dovrebbe risultare immediatamente invotabile.

Leggi tutto

Società

La Fede vissuta

Riflessione sul solco tra la fede vissuta in termini accademici e la mancata applicazione degli insegnamenti escatologici della Bibbia nella vita quotidiana, soprattutto alla luce dei nostri giorni.

Leggi tutto

Politica

La discriminazione del ddl Zan è realtà

L’ira di cattolici e associazioni Pro vita: “La scure della censura sui nostri valori”. A pochi giorni dal voto al Senato che ha affossato il ddl Zan, passa in Aula al Senato una norma che contiene l’espressione «identità di genere».

Leggi tutto

La Croce Quotidiano, C.F. P.IVA 12050921001

© 2014-2023 La Croce Quotidiano