Società
di Roberto Signori
Iran, decapita la moglie 17enne: condannato a 8 anni
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Otto anni di carcere: è la pena che dovrà scontare Sajjad Heydari per aver assassinato in maniera raccappricciante, per decapitazione, la moglie Mona in Iran. Lo riferisce la Bbc, aggiungendo che la condanna così lieve è motivata dal fatto che i genitori della ragazza - che aveva solo 17 anni - hanno “perdonato” l’uomo. L’assassino si è trincerato dietro alla nozione di “delitto d’onore”. L’assassinio ha provocato sdegno pubblico in tutto il paese dopo che erano state diffuse le immagini di Heydari che portava la testa mozzata della giovane moglie in giro per la città di Ahvaz. Mona era stata data in moglie al suo carnefice all’età di 12 anni e aveva partorito un figlio a 14 anni. I media iraniani hanno raccontato che, per sfuggire alle violenze in casa perpetrate dal marito, era scappata in Turchia, ma l’uomo aveva rifiutato di concederle il divorzio. Pochi giorni prima di morire, Mona era tornata in Iran perché la sua famiglia le aveva garantito che sarebbe stata al sicuro.Il portavoce del tribunale Massoud Setayeshi ha detto ai giornalisti che Heydari è stato condannato a sette anni e mezzo di prigione per l’omicidio più otto mesi per l’aggressione. Ha spiegato inoltre che la sentenza è in linea con la legge iraniana, che punisce con la morte a meno che i familiari della vittima non perdonino il killer. Il cognato di Mona, inoltre, è stato condannato a una sentenza di 45 mesi di carcere per complicità nell’omicidio.La notizia ha fatto il giro del web, e sono emerse rinnovate richieste di riforma in materia di protezione delle vittime di violenza domestica, nonché l’innalzamento dell’età legale per sposarsi. Al momento è fissata a 13 anni, ma con il consenso dei genitori il matrimonio è ammesso anche prima.