Storie
di Nathan Algren
Il Pakistan rafforza le leggi contro la blasfemia
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Il Parlamento ha rafforzato le famigerate leggi sulla blasfemia. La normativa, che già contempla la pena di morte per chiunque rechi offesa all’Islam, ora prevede anche almeno 10 anni di carcere per chi insulta le mogli, i compagni e i familiari del profeta Maometto.
Gli attivisti per i diritti umani hanno espresso grave preoccupazione riguardo a questa modifica del codice penale che rischia, ancora una volta, di essere utilizzata in maniera impropria: già da tempo false accuse di blasfemia vengono infatti lanciate per vendetta o regolamenti di conti.
L’Assemblea nazionale ha approvato l’emendamento la settimana scorsa: modificato l’articolo 298 del codice penale, che prevedeva un massimo di sette anni di carcere per coloro che insultano le figure sacre. Oltre a essere stata aumentata la pena detentiva, che va da un minimo di 10 anni all’ergastolo, ora è previsto anche il pagamento di un milione di rupie (circa 4.500 dollari).
I difensori dei diritti umani hanno sottolineato che i personaggi a cui fanno riferimento queste leggi sono esempi di tolleranza e perdono e pene così severe sono invece in contrasto con gli insegnamenti da loro promossi.