Politica
di Nathan Algren
Brasile, Argentina e la moneta comune
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Il presidente argentino Alberto Fernández e quello brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva – entrambi di sinistra – hanno annunciato sabato sul settimanale argentino Perfil di voler creare una valuta comune al Sudamerica. Il ministro dell’Economia argentino, Sergio Massa, ha precisato al Financial Times che il progetto è ancora in una fase preliminare. Ha detto che all’inizio si vorrebbe introdurre la nuova moneta in Argentina e Brasile, e solo successivamente anche nel resto del continente: sarebbe a quel punto la seconda area valutaria più grande al mondo (dopo quella dell’euro), pari al 5 per cento del PIL mondiale, secondo i calcoli del Financial Times.
Un annuncio ufficiale e più preciso potrebbe arrivare nei prossimi giorni da parte di Fernández e Lula, che si incontreranno questa settimana a Buenos Aires in una riunione della Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (CELAC). Il progetto comunque non è nuovo. Brasile e Argentina ne discutono da anni, ma per un motivo o per l’altro non se n’è mai fatto nulla.
Secondo alcuni funzionari sentiti dal Financial Times, all’inizio la nuova moneta servirebbe per le sole transazioni finanziarie, per le importazioni e le esportazioni. Per le operazioni più ordinarie resterebbero le due monete locali, il real brasiliano e il peso argentino, che si userebbero per esempio per il pagamento degli stipendi, delle pensioni, per fare la spesa e così via. Non si sa ancora il nome della nuova moneta. Potrebbe chiamarsi sur, sud in spagnolo, un nome che è stato spesso evocato dal presidente brasiliano Lula nell’ultima campagna elettorale quando parlava di questa idea.
Per il progetto si prevedono tempi molto lunghi, anche perché non ci sarà un cambio di moneta improvviso e le valutazioni richieste sono moltissime. Basti pensare che per la creazione dell’euro ci vollero decenni, e allora si trattava di mettere insieme economie che avevano già intrapreso un percorso di grande integrazione economica e che erano già forti e avanzate.