Storie
di Roberto Signori
CONGO RD - Sono 10 milioni le persone bisognose di assistenza nell’est del Paese
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2,25 miliardi di dollari. Questa è la cifra necessaria per aiutare i 10 milioni di persone bisognose di assistenza nelle tre provincie dell’est della Repubblica Democratica del Congo (Ituri, Nord e Sud Kivu) secondo quanto previsto dal piano umanitario 2023 dell’Ufficio di Coordinamento Umanitario delle Nazioni Unite (OCHA). Le necessità più urgenti riguardano i 5,7 milioni di sfollati interni a causa dell’insicurezza e dei combattimenti nel Nord Kivu.
Secondo l’OCHA la crisi umanitaria è stata esacerbata negli ultimi 12 mesi da una recrudescenza della violenza, in particolare nel Nord Kivu, dove più di 600.000 persone sono state costrette allo sfollamento dal marzo 2022, a causa della ripresa delle ostilità da parte del gruppo armato M23.
Tra questi vi sono migliaia di bambini costretti a lasciare le loro case e che ora si trovano a vivere in campi profughi in tutta la regione.
Il sito di Bulengo, situato a sud-ovest di Goma, capoluogo del Nord Kivu, è uno dei campi per sfollati che li ospitano. Ma invece di essere protetti e accuditi per sopravvivere i bambini sono costretti a mendicare per le strade della città. Sono visibili sulle arterie della strada nel quartiere Lac Vert, chiedendo l’elemosina ai passanti così come nei negozi e nei ristoranti locali.
Una triste realtà comune a quasi tutti i siti di sfollati nei territori di Nyiragongo e Masisi, così come nella città di Goma. I bambini sfollati affrontano difficoltà estreme, tra cui malnutrizione, mancanza di assistenza sanitaria e istruzione e aumento del rischio di sfruttamento e violenza.
Nel frattempo continuano i combattimenti tra l’esercito congolese e l’M23 nella regione di Kitshanga verso Mweso, a Masisi, nel Territorio di Masisi, un centinaio di km a nord-ovest di Goma.
Per porre fine agli attacchi perpetrati dall’M23, la Comunità dell’Africa orientale (EAC) ha iniziato a dispiegare nel Nord Kivu una forza d’interposizione al fine di costringere i guerriglieri a ritirarsi