Politica

di Roberto Signori

All’asilo cancellata la festa del papà

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Non esiste più una famiglia modello”. Così, in un asilo di Viareggio, la festa del papà è stata cancellata. L’attività programmata da tempo alla scuola dell’infanzia Florinda alla Migliarina non si farà così come era stata pensata. Lo ha deciso la direttrice didattica Barbara Caterini, facendo scoppiare la polemica dentro e fuori dall’istituto. La vicenda è stata portata alla luce dal quotidiano La Nazione, che ha raccontato anche il malcontento suscitato da quella decisione arrivata a pochi giorni dall’appuntamento atteso dalle famiglie. A quanto si apprende, infatti, per la giornata di venerdì prossimo - 17 marzo - era previsto un laboratorio che avrebbe consentito ai papà di condividere un momento festoso con i loro figli all’interno dell’asilo.

Cinque o sei genitori sono venuti a lamentarsi da me perché non trovavano giusto che in quel giorno i loro figli, che non avevano il papà, venissero esclusi da quell’attività e venissero pertanto indirizzati da un’altra parte. Ho trovato le loro lamentele condivisibili, perché un laboratorio organizzato in questo modo è discriminatorio nei confronti di chi non ha un papà”, ha infatti spiegato alla Nazione Barbara Caterini, direttrice del comprensivo di cui fa parte la scuola dell’infanzia Florinda. Pertanto - ha aggiunto la professoressa - dovrà essere organizzata un’altra attività con modalità diverse, nella quale “possano partecipare tutti i bambini accompagnati dal padre, dalla madre, da un nonno, da uno zio”.

Dobbiamo renderci conto che viviamo in una società diversa da quella di 50 anni fa. Non esiste più una famiglia modello. Oggi ci sono situazioni aperte e particolari che devono essere rispettate e tutelate. Soprattutto da una scuola”, ha precisato ancora la direttrice didattica, spiegado che i laboratori continureanno, ma senza “discriminazioni di nessun tipo nei confronti di nessun bambino”. Nella giornata di domani si terrà quindi una riunione con insegnanti e genitori per organizzare un laboratorio sostitutivo. Ma non tutti hanno accolto di buon grado questa decisione, al punto che - scrive il quotidiano toscano - fra i genitori dei bambini il caso avrebbe creato “forti malumori

.Del resto, è giusto che la scuola sia inclusiva e rispettosa della sensibilità dei suoi piccoli frequentatori - ci mancherebbe altro - ma certe argomentazioni rischiano di far intravedere potenziali “discriminazioni” in qualsiasi ricorrenza. La logica infatti non è dissimile da quella per cui - secondo alcuni - andrebbero cambiate le feste di Natale per non offendere i bimbi non cristiani o la festa della mamma per non ferire chi una mamma non ce l’ha. E la festa dei nonni? Se qualche bambino purtroppo non li ha più, che si fa?

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15/03/2023
2903/2023
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