Storie

di Tommaso Ciccotti

I luoghi di Cassiodoro

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

Ricostruire il mosaico che compone i diversi elementi del paesaggio storico, individuare la stratificazione del tempo e capirne l’evoluzione offre la possibilità di contestualizzare e capire meglio il portato culturale del passato dei diversi territori, ma serve anche al loro presente: alla valorizzazione per rilanciare il turismo, per rinnovare una consapevolezza identitaria e collettiva. E questi, infatti, sono gli obiettivi di un’iniziativa che pone al centro la figura del grande scrittore tardoantico Cassiodoro, il suo rapporto con i luoghi della Calabria che gli diedero i natali e dove fondò, nella seconda parte della sua vita, uno dei centri monastici culturali più importanti del Medioevo. l progetto è partito il 27 febbraio scorso, presso la curia Arcivescovile di Catanzaro-Squillace, durante l’incontro tra l’arcivescovo Claudio Maniago, monsignor Carlo dell’Osso, segretario generale del Pontificio istituto di archeologia sacra (PIAC), la responsabile della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone Stefania Argenti, e vedrà impegnati, dal 10 luglio prossimo, gli studenti del PIAC in collaborazione con le istituzioni coinvolte e con le realtà locali. Le attività previste sono molte e variegate e mescolano necessità di indagine del passato con progettualità futura, integrandosi al piano urbanistico comunale. Sarano condotte delle ricerche di ricognizione di superficie per ottenere una mappatura delle evidenze archeologiche. Seguiranno l’analisi topografica, i laboratori di processazione dei materiali e momenti di formazione specifica nei comuni di Stalletì e Squillace

Nato a Squillace nel 490 e morto a Vivario nel 580, Flavio Magno Cassiodoro spese la prima parte della sua vita nell’attività politica, a stretto contatto con i re ostrogoti, primo fra tutti Teodorico di cui era un alto funzionario, prima console poi magister officiorum, ovvero ministro per la politica interna. Si impegnò con passione per realizzare il sogno di unire i romani con i goti, la cultura romana occidentale con la spinta delle nuove popolazioni germaniche provenienti da nord e nord-est. Ricoprì ancora ruoli di spicco come quella di prefetto e fu consigliere della regina Amalasunta, di Teodato e Vitige. Le vicende della sua vita e di un periodo storico in trasformazione, concitato e complesso, si trovano nella sua opera Historia Gothica.

Nel 540, quando il generale di Giustiniano fece prigioniero Vitige, crollarono tutte le sue speranze di unione tra germani e romani. Cassiodoro si ritirò quindi a vita privata. Scrisse il De anima quale tredicesimo libro di un’altra opera, le Variae, dove spiegò la sua trasformazione: la rinuncia alla vita pubblica nella politica a favore di un raccoglimento spirituale che gli rinnova la vita. Lasciò Costantinopoli per tornare ai suoi luoghi natii. Nei pressi di Squillace, a Vivario, fonda un cenobio, il Vivarium, che diventa un modello, dove ci si occupava di copiare e conservare testi classici e patristici classici, specie quelli greci. Un luogo che si arricchì presto di una grande raccolta di codici e che poteva avvalersi di uno scriptorium.

Ci troviamo nel cuore della Magna Grecia, sulla costa ionica della Calabria. L’ area interessata dalle ricerche del PIAC è il sito di Skyllacium, antico toponimo nei pressi della moderna Squillace, in provincia di Catanzaro. Città di origine greca, dalle origini molto antiche, risalenti al VIII sec. a.C. fu poi fiorente colonia romana e quindi, nel VI secolo, centro culturale fondamentale grazie alla presenza di Cassiodoro. Altra località centrale è quella intorno all’antico cenobio, Vivarium, luogo dove oltre all’impegno culturale degli amanuensi ci sono le tracce di attività economiche e produttive, ad esempio le vasche nella scogliera che dimostrano la presenza di allevamenti ittici e che, secondo la tradizione, avrebbe fatto scavare lo stesso Cassiodoro per l’approvigionamento di cibo del suo convento.

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

23/03/2023
0306/2023
Ss. Carlo Lwanga e compagni

Voglio la
Mamma

Vai alla sezione

Politica

Vai alla sezione

Articoli correlati

Politica

Cassero, il delirio continua: “La Chiesa inquina con la sua ortodossia”

Replica delirante e unitaria di tutte le associazioni LGBT a difesa della vergognosa iniziativa blasfema del circolo gay di Bologna

Leggi tutto

Chiesa

Viganò diffida dall’esegesi del Papa eretico

Quando Francesco disse – affacciandosi sulla piazza quella prima sera del suo pontificato – di venire dalla fine del mondo, certo non avrebbe immaginato, né lo immaginavano i fedeli, quale difficoltà avrebbe comportato la traduzione quotidiana di questa provenienza da un luogo e da una mentalità differente da quella europea. Ma è accaduto e, pian piano, anche gli addetti alla comunicazione in Vaticano ne stanno prendendo atto. Papa Francesco va compreso in quelle che sono le specificità del proprio modo di comunicare e poi va opportunamente raccontato: questo è il messaggio che arriva da mons. Viganò. C’è dunque un altro passo avanti: nelle parole del Monsignore si riscontra sì la necessità di dire che devono essere evitare “letture eretiche”, ma – al tempo stesso – c’è l’ammissione indiretta che gli equivoci non nascono soltanto dalla malafede, ma da un realistico ostacolo, per la mentalità europea/occidentale, di raccontare il pontificato di Papa Francesco. Perché il Papa non viene da un altro pianeta, ma per il nostro modo di pensare, ragionare, anche catalogare, a volte è stato come se fosse stato così.

Leggi tutto

Politica

A Torino si lava il cervello alla P.A.

L’unica cosa sulla quale concordo con l’assessore ArciGay Giusta è il fatto che il tema del linguaggio non sia una questione di puntiglio. Per i motivi esattamente opposti ai suoi. Il linguaggio esprime sempre una struttura di valori e costumi che si porta dietro e più in generale potremmo dire davvero che veicola una visione antropologia precisa. Ogni lingua ha una storia, ogni lingua è espressione della cultura di un popolo. Ed è per questo motivo che oggi più che mai è necessario puntigliosamente tornare a ridare alla parole il loro originario e reale significato. Altrimenti si rischia solo di violentare non solo un linguaggio, ma evidentemente l’insieme dei valori e storie che esso (il linguaggio) si porta con sé e veicola. Un linguaggio che forzosamente livella le differenze non solo violenta l’uso delle parole, ma soprattutto appiattisce a ribasso la bellezza variegata della realtà.

Leggi tutto

Politica

Verso il 4 Marzo: frenare la deriva

Appello di sacerdoti e religiosi a sostenere il Popolo della Famiglia

Leggi tutto

Chiesa

Tornando alla questione degli abusi….

Suor Anna Deodato ha correttamente spiegato che: «l’abuso sessuale accade come ultimo, tragico atto di una serie di abusi di potere e di coscienza».

Leggi tutto

Chiesa

Pedofilia “nemico carissimo” del nostro mondo. Intervista a Don Di Noto

Il noto sacerdote siciliano, fondatore e direttore dell’Associazione Meter, fa il punto sul rapporto ambiguo della nostra società con l’abuso infantile.Abbiamo paura dei bambini. E’ una società pedofobica, ha paura dei bambini. Li erotizza, li diseduca nel campo della sessualità. Fa di tutto per dimenticarsi dei bambini. Papa Francesco più volte ha ribadito che una società senza bambini è impossibile. Loro non hanno la doppiezza di noi adulti. Una società senza bambini, diceva ancora Francesco, è triste e grigia Il bambino ha il diritto di crescere secondo i tempi dettati dallo sviluppo naturale del suo copro legato a quello psichico, senza forzature esterne che lo portino a pensare e ad agire in un modo contrario a questo sviluppo. Altrimenti nel nome di un diritto del bambino da rispettare, gli si fa violenza.
Non è solo una convinzione, ma un dato di fatto: usare l’educazione sessuale per dominare un bambino è facilissimo ed è la massima violenza.

Leggi tutto

La Croce Quotidiano, C.F. P.IVA 12050921001

© 2014-2023 La Croce Quotidiano