Chiesa

di Raffaele Dicembrino

Il Papa alle consacrate: siate coraggiose

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

Un invito a camminare insieme nella Chiesa, tornando sempre al Vangelo per trovare nuove strade e parole per il mondo attuale. Il Papa lo rivolge alle circa 300 partecipanti alla 70.ma Assemblea Generale dell’Unione Superiore Maggiori d’Italia (USMI) sul tema In cammino sinodale, donne testimoni del Risorto, ricevute in Sala Clementina. Alle religiose Francesco chiede di essere generatrici di speranza, fermento di Dio in mezzo all’umanità. “Se una consacrata non testimonia il Risorto”, secondo il Pontefice, “finisce lì la sua vita”

Le donne sono state le prime testimoni della Resurrezione. Loro sono il modello di discepole a cui guardare perché – spiega Francesco – ci ricordano “che se abbiamo il coraggio di recuperare la freschezza originale del Vangelo spuntano nuove strade, metodi creativi, altre forme di espressione, segni più eloquenti, parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale”.

“Gesù Cristo può anche rompere gli schemi noiosi nei quali pretendiamo di imprigionarlo e ci sorprende con la sua costante creatività divina”, perché “Cristo è il ‘Vangelo eterno’” e “la sua ricchezza e la sua bellezza sono inesauribili”:

Sempre andare con coraggio, cercare il Signore che cosa ci dice oggi; non che cosa ci ha detto ieri. È vero che ognuna di voi ha il proprio carisma, e questo è lo spirito con il quale voi volete fare la domanda: con quello spirito dei fondatori che voi avete nel cuore, fate la domanda, oggi: “Signore, oggi che devo fare? Cosa dobbiamo fare?”. E le donne sono brave per questo, sanno creare cammini nuovi, sanno dare… sono coraggiose.

Il mattino di Pasqua la corsa delle donne per dare l’annuncio della Resurrezione ai discepoli è ispiratore di un’autentica conversione sinodale. Esse non tengono la gioia per sé, non camminano da sole “perchè è proprio della donna essere generosa, dare la vita, aprire strade, chiamare altri”. “La presenza di Gesù infatti – secondo il Vescovo di Roma - non ci chiude in noi stessi, ci spinge verso l’incontro con gli altri e verso la decisione di camminare con gli altri”. La sinodalità è la strada maestra per la Chiesa:

Non dimentichiamo che il cammino sinodale è lo Spirito Santo: Lui è il capo del cammino sinodale, Lui è il protagonista. E le donne, in questa dinamica, vanno avanti. Con i Pastori anche quando tante volte voi non vi sentite valorizzate e a volte comprese, siete disponibili ad ascoltare, a incontrare, a dialogare, a fare progetti insieme. Il cammino sinodale non è avere risposte e prendere decisioni: no. Il cammino sinodale è camminare, ascoltare – ascoltare! – sentire e andare avanti. Il cammino sinodale non è un parlamento; il cammino sinodale non è una raccolta di opinioni. Il cammino sinodale è mettersi all’ascolto della vita sotto la guida dello Spirito Santo che è il protagonista del Sinodo. E voi andate su questa strada con rinnovato entusiasmo, donne testimoni del Risorto.

Ascoltare, guardare e toccare la realtà, mai distaccarsi da essa ed essere “in orbita”, raccomanda il Pontefice che alle Superiore Maggiori d’Italia rivolge anche l’appello ad essere seminatrici di speranza di fronte alle poche vocazioni, al problema delle opere, all’esigenze dell’interculturalità della vita consacrata. “Le sfide - ammonisce – esistono per essere superate” e la speranza è “la più piccola, ma la più forte delle virtù”: Siamo realisti, ma senza perdere l’allegria, l’audacia e la dedizione piena di speranza! I vostri numerosi progetti parlano di questa dedizione piena di speranza. Continuate su questa strada! Parlando a braccio Francesco mette quindi in guardia dalle malattie della vita consacrata in particolare dall’amarezza, “quello spirito di acidità dentro” che guarda solo alle difficoltà o erige “un monumento al ‘ma, però’, sempre ricercando ciò che non va”. “L’amarezza” infatti secondo il Papa “è il liquore del diavolo” ed è un’antitesi della speranza. Quando si coltiva l’aceto invece dello zucchero, qualcosa non funziona. L’amarezza, l’acidità del cuore, fa tanto male. Per favore, quando voi vedrete che in una comunità qualche suora che è su questo, aiutatela a uscire da questa situazione; aiutate a uscire dalla situazione delle persone malinconiche che sempre pensano: “Ma, gli altri tempi erano meglio, le cose non vanno, che qui, che là …”. Questo è l’elisir del diavolo, questa amarezza, liquore di amarezza. Per favore, niente di questo, soltanto lasciare che sia lo Spirito a darci questa dolcezza che è una dolcezza spirituale.

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

13/04/2023
0812/2023
Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

Voglio la
Mamma

Vai alla sezione

Politica

Vai alla sezione

Articoli correlati

Chiesa

Papa Francesco ed il Vangelo in Cina

L’invito di Papa Francesco alla vicinanza ai cristiani cinesi nella Giornata che la Chiesa celebra nella festa di Maria Aiuto dei cristiani venerata nel santuario di Sheshan.

Leggi tutto

Chiesa

Papa Francesco a Lisbona, Fatima e Cascais

Non solo la partecipazione alla Giornata Mondiale della Gioventù, ma una vista alla Chiesa lusitana

Leggi tutto

Storie

Il primo sacerdote nel villaggio di Maria

A Marianpally il vescovo di Khulna mons. Boiragi ha presieduto l’ordinazione sacerdotale di p. Ruben Biswas, della Congregazione della Santa Croce.

Leggi tutto

Chiesa

Papa: indignato e disgustato per il rogo del Corano in Svezia

In un’intervista al quotidiano emiratino al-Ittihad il pontefice ammonisce: “Qualsiasi libro considerato sacro deve essere rispettato”.

Leggi tutto

Chiesa

Papa Francesco: “Dobbiamo seminare senza stancarci”

“Pensiamo al Vangelo, un piccolo libro, semplice e alla portata di tutti, che produce vita nuova in chi lo accoglie”.

Leggi tutto

Società

FUORI I GAY DALL’ESERCITO

Disonorevole non è il comportamento del Gen. Vannacci ma la piega presa dai Ministri della Difesa italiana che consentono cambi di sesso a piacere e celebrano unioni civili omosessuali tra le Forze Armate italiane. Nell’intervista odierna del già Ministro Pinotti si ripropone la solita trita e ritrita narrazione arcobaleno che vede come necessario il superamento della stagione machista e sessista dell’esercito tricolore: si immagina un corpo dello Stato dedito a proporsi come avanguardia di quei falsi miti di progresso che si stanno espandendo a macchia d’olio in tutti gli ambienti di palazzi della Repubblica Italiana.

Leggi tutto

La Croce Quotidiano, C.F. P.IVA 12050921001

© 2014-2023 La Croce Quotidiano