Politica

di Roberto Signori

Schlein cala la maschera sull’utero in affitto

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Il momento della verità è arrivato. Alla fine, sollecitata da più parti, Elly Schlein ha dovuto calare la maschera e prendere posizione. Sull’utero in affitto la leader Pd ha ora fatto chiarezza, dichiarandosi una volta per tutte a favore. La notizia non è di quelle trascurabili, anche perché all’interno dello stesso Partito Democratico in molti sono cauti, scettici o del tutto contrari alla gestazione per altri. Il segretario dem invece no. In nome di un discutibile progressismo, la deputata luganese ha espresso il proprio sostegno a una pratica che in Italia è vietata e che le stesse femministe nei giorni scorsi avevano definito come un “mercato dannoso e degradante”. “Abbiamo vinto il Congresso sulla base di una mozione costruita raccogliendo diverse sensibilità. Io da un lato ho sempre espresso di essere personalmente favorevole alla Gpa ma non l’abbiamo inserito nella mozione perché siamo disponibili al confronto”, ha affermato Elly Schlein, che in realtà non aveva mai preso un’esplicita posizione sul tema. Men che meno nelle ultime settimane, mentre i dem sollevavano la loro polemica sulla registrazione all’anagrafe dei figli omogenitoriali. “Nella proposta di legge che abbiamo presentato in Parlamento si prevede il matrimonio egualitario, le adozioni, il riconoscimento dei figli ma non la regolazione della Gpa”, ha concluso la leader Pd, dichiarandosi quindi pronta a dialogare con chi ha opinioni diverse sul tema.

E quel dialogo sarà quantomai necessario. Anzi, obbligato. Come già accennato, infatti, anche a sinistra c’è chi comprensibilmente osteggia la controversa pratica dell’utero in affitto, che interroga le coscienze per i suoi risvolti etici, giuridici e sociali. Sicuramente la personale apertura della Schlein alla gestazione per altri non avrà fatto piacere ai cattolici dem, ormai sempre più a disagio in un partito che ha assunto posizioni radicali e lontane da quelle della dottrina sociale della Chiesa. Ma la dichiarazione del segretario avrà scontentato anche le femministe, che proprio nei giorni scorsi avevano chiesto a Schlein per esprimere “profondissimo dissenso contro la surrogazione di maternità” e chiedere un incontro alla leader di partito.

Chissà se l’incontro ci sarà e chissà cosa ne emergerà. Sicuramente un possibile paradosso: ovvero la contrarità delle femministe alla posizione espressa dalla femminista Elly sulla Gpa. E non mancheranno le ripercussioni politiche. Quanti nel Pd la pensano come Schlein sull’utero in affitto? E quanti vorrebbero che la pratica venisse legalizzata in Italia? Il fatto che la leader si sia espressa a titolo personale cambia poco la questione: le sue parole non sono infatti quelle di una tesserata dem qualunque. Peraltro a incalzare Schlein erano state le stesse attiviste per i diritti delle donne, che avevano smontato la narrazione Pd sui figli omogenitoriali alludendo a un tentativo di “abituare la società ad accettare la surrogazione”.

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20/04/2023
0112/2023
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