Chiesa

di Giampaolo Centofanti

Don Centofanti: Vangelo giovedì 25 maggio e commento

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

Gv 17,20-26 Giovedì 25 maggio 2023, VII settimana di Pasqua

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.

Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».
***

Gesù sembra parlare di pura teoria perché le persone faticano ad andare d’accordo, le tensioni sembrano inevitabili. Ma quando si scopre per grazia che Gesù accompagna la crescita a misura di ciascuna specifica persona, chi si sente chiamato ad un cammino comunitario di fede sperimenta non di rado una certa serenità, leggerezza dei momenti comunitari. Allora dico sempre a questi credenti di non pensare mai di essere particolarmente bravi loro ma di aver fede di essere portati dalla grazia di Dio.

Può accadere che qualcuno debba passare per l’esperienza contraria, ossia quella di impossessarsi di quell’amicizia e di pensare di poterla vivere in proprio. Vedendo nel tempo che gradualmente tutto si spegne, si svuota, si infiacchisce. Anzi il fatto che ciò non avvenga subito trae in inganno. Il motivo è che la linfa vitale ricevuta essendo tralcio unito alla vite resta per qualche periodo. È dopo qualche tempo che si dissolve.

Cercando di camminare per come si può nei criteri della fede si è molto aiutati a superare eventuali difficoltà, perché Dio porta oltre, nell’abbandono sereno in lui, aiuta a dialogare… Quando si è portati dal suo amore a misura una serenità di fondo fa vivere anche tanti problemi in modo diverso. Allora le persone possono essere attirate da tale serenità di fondo.

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

25/05/2023
0306/2023
Ss. Carlo Lwanga e compagni

Voglio la
Mamma

Vai alla sezione

Politica

Vai alla sezione

Articoli correlati

Chiesa

Papa - Udienza generale: Noemi, l’alleanza fra le generazioni

Catechesi sulla Vecchiaia: 7. Noemi, l’alleanza fra le generazioni che apre il futuro

Leggi tutto

Media

Editoria - Il Vangelo secondo Jack Kerouac

Il Vangelo secondo Jack Kerouac di Luca Miele è un’attenta lettura dell’opera del celebre padre della beat generation. Lo scrittore Luca Miele si sofferma sulle tracce della presenza di Dio nei suoi scritti. Dalla parola scritta risulta un Kerouac alla ricerca di una profonda relazione con un Dio che, tuttavia, risulta sempre in continua definizione, in una febbrile e tenace dinamica fatta di lotte, di contrasti, di domande che non possiedono mai una risposta definitiva

Leggi tutto

Storie

Karnataka, nazionalisti indù contro la Bibbia

In una nuova campagna “anti-conversioni” nel mirino la Clarence High School che propone lezioni su pagine bibliche anche ai non cristiani. L’arcivescovo Machado: “Accuse false e mistificanti”

Leggi tutto

Chiesa

Papa Francesco e la Bibbia da usare come il cellulare

Qualcuno ha detto: cosa succederebbe se trattassimo la Bibbia come trattiamo il nostro telefono cellulare? Se la portassimo sempre con noi, o almeno il piccolo Vangelo tascabile, cosa succederebbe?; se tornassimo indietro quando la dimentichiamo: tu ti dimentichi il telefono cellulare - oh!, non ce l’ho, torno indietro a cercarlo; se la aprissimo diverse volte al giorno; se leggessimo i messaggi di Dio contenuti nella Bibbia come leggiamo i messaggi del telefonino, cosa succederebbe? Chiaramente il paragone è paradossale, ma fa riflettere. In effetti, se avessimo la Parola di Dio sempre nel cuore, nessuna tentazione potrebbe allontanarci da Dio e nessun ostacolo ci potrebbe far deviare dalla strada del bene; sapremmo vincere le quotidiane suggestioni del male che è in noi e fuori di noi; ci troveremmo più capaci di vivere una vita risuscitata secondo lo Spirito, accogliendo e amando i nostri fratelli, specialmente quelli più deboli e bisognosi, e anche i nostri nemici.
La Vergine Maria, icona perfetta dell’obbedienza a Dio e della fiducia incondizionata al suo volere, ci sostenga nel cammino quaresimale, affinché ci poniamo in docile ascolto della Parola di Dio per realizzare una vera conversione del cuore.

Leggi tutto

Chiesa

La Bibbia trascritta sugli Hanji

Ahn, fuggito da Pyongyang in Corea del Sud ai tempi della guerra ha incontrato il cristianesimo da anziano attraverso la figlia. A 90 anni ha cominciato a trascrivere i versetti sulla carta tradizionale coreana e ha realizzato 700 manifesti di questa espressione artistica

Leggi tutto

Chiesa

Gli scritti giovannei chiave per il discernimento

Viviamo un drammatico bisogno di scoprire le vie di un più autentico discernimento a tutto campo.

Leggi tutto

La Croce Quotidiano, C.F. P.IVA 12050921001

© 2014-2023 La Croce Quotidiano