Chiesa

di Tommaso Ciccotti

COREA DEL SUD - Anniversario delle relazioni Corea del Sud-Santa Sede

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“Artisti coreani sono desiderosi di promuovere opere d’arte a tema religioso, come mezzo efficace per diffondere l’amore per la bellezza e la Buona novella del Vangelo”: con queste parole di apprezzamento l’Arcivescovo Alfred Xuereb, Nunzio Apostolico in Corea del Sud, ha presentato e inaugurato la speciale mostra Laudato Si’, apertasi il 14 giugno a Seoul, presso la galleria di Myeongdong, per commemorare il 60° anniversario della instaurazione delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica di Corea del Sud e la Santa Sede. La mostra è stata realizzata grazie al contributo della “Catholic Artists Association of Seoul”, organizzazione laicale cattolica nell’arcidiocesi. Tra le opere esposte, vi sono preziosi reperti provenienti dalla Nunziatura Apostolica in Corea, tra cui la Croce di bronzo della Cappella e due bolle papali originali di Papa Paolo VI, firmate dal pontefice nel 1963 e nel 1966. “A nome di Papa Francesco porto i miei più cordiali saluti e la benedizione. Questa mostra rafforzerà ulteriormente il legame speciale tra la Corea e la Santa Sede”, ha aggiunto il Nunzio Apostolico. Poi, rivolgendosi agli artisti presenti alla cerimonia inaugurale, ha detto: “Vi ringraziamo per il lavoro che fate, per la gioia che date al mondo con le vostre opere, e vi incoraggiamo a continuare il vostro servizio di evangelizzazione attraverso l’arte con amore e competenza, perché il mondo ha più che mai bisogno di bellezza”.

Intervenendo all’apertura della mostra, l’Arcivescovo Peter Chung Soon-Taick, OCD, Arcivescovo di Seoul, ha rimarcato: “La mostra è una riprova di come gli artisti abbiamo elaborato ed espresso in modo artistico e creativo gli insegnamenti della Laudato Si’, un modo di pensare ecologico richiesto dal Papa a livello globale”. Ha poi ricordato l’appello a salvaguardare “la nostra ‘Casa comune’, e vivere insieme, in armonia con tutte le creature”.
Sophie Park Hae Won, presidente della Catholic Artists Association of Seoul, ha dichiarato: “Vorrei dedicare questa mostra al nobile sacrificio del Vescovo Patrick Byrne, venuto in Corea come primo delegato del Papa nel 1947 e martirizzato in Corea del Nord durante la ‘Marcia della Morte’ nel 1950. Ripensiamo anche al martirio dei nostri antenati, perché la vita della Chiesa cattolica coreana oggi è frutto del loro sacrificio”.
“Speriamo che questo evento culturale sia anche l’opportunità per creare uno scambio culturale attivo qui in Corea, tra persone nella società civile”, ha aggiunto p. Matteo Choi Kwang-Hee, a capo del Dipartimento della cultura e comunicazione dell’Arcidiocesi di Seoul.
Oltre all’esibizione, sono in programma nel corso del 2023 diversi eventi culturali e artistici per commemorare l’anniversario delle relazioni diplomatiche Vaticano-Corea del Sud: tra gli altri, un concerto per cori religiosi si tiene nella cattedrale di Myeongdong e, nel prossimo autunno, un’altra mostra dedicata ai martiri si aprirà presso il Museo storico del Santuario di Seosomun. Qui i visitatori potranno ripercorrere la storia dell’evangelizzazione della Corea e quella dei rapporti tra la Corea e il Vaticano attraverso materiali e reperti storici.
La Santa Sede istituì il Vicariato Apostolico di Chosun nel 1831 e nominò il Vescovo Patrick Byrne come primo Delegato apostolico in Corea nel 1947. La sua nomina fu un evento storico, dato che per la prima volta un diplomatico vaticano veniva inviato in Corea. Grazie al sostegno della Santa Sede, si accelerò il processo di riconoscimento del governo della Corea del Sud a livello internazionale, come avvenne ufficialmente alla terza Assemblea generale delle Nazioni Unite, tenutasi a Parigi nel 1948.

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20/06/2023
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