Storie
di Mario Adinolfi
IL MONDO CAPOVOLTO
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I dettagli dello stupro di gruppo, sette maschi tra i quali un minorenne, ai danni di una 19enne avvenuto il 7 luglio a Palermo sono raccapriccianti e rievocano ormai troppi episodi, dalla vicenda del Capodanno fiorentino alle tristi storie che hanno coinvolto i figli di Beppe Grillo e Ignazio La Russa. Proviamo a leggere i tratti comuni: c’è sempre alcool, c’è sempre droga con la cannabis protagonista, l’età è giovanissima (nel caso di Firenze addirittura tutti minorenni) c’è sempre un accanimento che nel maschio trae forza nell’essere in più d’uno a stuprare, poi c’è l’ostentazione dell’atto violento attraverso video e chat whatsapp. Leggendo questi tratti comuni abbiamo un quadro certamente agghiacciante, però anche una diagnosi del male che in una società ragionevole potrebbe persino generare una cura. Ma siamo diventati una società irragionevole e allora le droghe le vogliamo libere, la pornografia che ispira questi beceri comportamenti pure, inneggiamo alla libertà sessuale e non facciamo nulla per dare valore alla castità dei nostri figli in giovane età, anzi alle nostre figlie anche minorenni per fare i “moderni” distribuiamo preservativi affinché non procreino, dichiarando come “normale” che l’età del primo rapporto sessuale si abbassi sempre di più. Una società ragionevole farebbe tutto il contrario. Ma viviamo in un mondo capovolto.