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di Roberto Signori

Multa autovelox, non valida se la segnalazione è inferiore al chilometro

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Una multa per eccesso di velocità scattata dall’occhio elettonico dell’autovelox? La sanzione potrebbe non essere valida. Una recente sentenza emessa dalla Corte di Cassazione, infatti, chiarisce che se il dispositivo elettronico è stato segnalato dall’apposito cartello stradale ad una distanza inferiore al chilometro, la multa può essere annullata.

La distanza, dunque, conta più della velocità. La sentenza della Suprema Corte, pubblicata lo scorso 31 agosto, risolve la causa tra l’Unione dei Comuni e un automobilista che aveva ricevuto una contravvenzione importante, 550 euro per eccesso di velocità e tre punti in meno sulla patente di guida. L’automobilista ha fatto ricorso, ma l’Unione dei Comuni ha continuato a sostenere che la distanza minima di un chilometro, fosse valida solo nel caso del primo avviso della presenza dell’autovelox e non nelle successiva.

La Cassazione, però, ha respinto questa tesi, dando ragione all’automobilista, ed aprendo, di fatto, alla possibilità di molti ricorsi. Oltre la distanza di un chilometro, ricordiamo che lo scorso anno, sempre la Suprema Corte aveva stabilito che l’apparecchio elettronico dovesse essere anche visibile, sia nel caso di autovelox fissi che mobili, cioè quando utilizzati dalle forze dell’ordine durante i controlli stradali. In assenza di questi elementi, distanza e visibilità, per la Cassazione la rilevazione dell’infrazione è illegittima.

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08/09/2023
0410/2023
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