Politica
di Mario Adinolfi
COMINCI L’ITALIA
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Apertura più o meno di tutti i quotidiani su manovra economica che cambierà poco o nulla e “stretta sulle baby gang”, altrettanto. Su nessuna prima pagina leggo dell’ennesima fornitura miliardaria di armi all’Ucraina, portata ieri a Kiev come gentil dono dal segretario di Stato americano: bombe a grappolo, proiettili statunitensi “perforanti all’uranio impoverito”. I russi rispondono con un missile su un mercato: 17 morti tra cui un bambino, 40 feriti. La conseguenza di questa follia per una famiglia italiana è che persino il pollo costa ormai 25 euro al chilo e la pasta 3. Le aperture dei quotidiani tutti i giorni dovrebbero chiedere la fine dell’orrore. E invece ci siamo persino emotivamente impoveriti anche noi, come l’uranio dei proiettili “perforanti” occidentali donati a Kiev (in spregio a ogni prassi militare internazionale). Serve un’iniziativa concreta di pace italiana ed europea. Se l’Ue è paralizzata dagli interessi di chi vende armi a miliardate, almeno italo-vaticana. Abbiamo capito che a Zelensky la guerra conviene, senza la guerra Zelensky torna ad essere un signor nessuno preda delle possibili vendette dei suoi defenestrati. Ma la guerra non conviene al popolo ucraino, non conviene ai giovanissimi soldati russi e ucraini massacrati a centinaia di migliaia, non conviene a noi. È interesse di tutti che venga fermata. La prima manovra da compiere, anche a beneficio della manovra economica cara Meloni, è un’azione decisa che rompa la stagnazione del conflitto. Qualcuno deve cominciare. Cominci l’Italia.