Società
di Mario Adinolfi
GRAMELLINI SARÀ CONTENTO
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Massimo Gramellini, comodo nel doppio mastodontico stipendio CorSera-Rai, se l’è presa con la gente del Quarticciolo che ha dato qualche sganassone a un trentenne indiano che aveva appena scippato Gina, la sarta novantenne del quartiere. Da bravo borghese impannucciato ha fatto la predica alla reazione degli otto (tra i quali due donne) che hanno punito un vile che se l’era presa con un’anziana per farsi di crack, visto che le forze dell’ordine quel quartiere lo disertano. Tutti i giornali hanno usato nei titoli la parola “linciaggio”. Leggo sul dizionario che la parola linciaggio significa “esecuzione sommaria operata dal furore della folla”. Comunico ai caporedattore di tutti i giornali e a Gramellini che mi sono fatto cronista al posto loro. Al Pronto Soccorso ha avuto un giorno di prognosi. Un giorno, capito? Dov’è il linciaggio? Poi lui, clandestino e scippatore di una novantenne, ha denunciato chi gli ha tirato qualche schiaffo. Il processo per direttissima per lo scippo si farà il 3 novembre. L’immigrato ha già fatto perdere le sue tracce. Mi chiedo con quale coraggio si può fare la predica, dati questi fatti, ai denunciati del Quarticciolo. Che il processo, a differenza dell’indiano che s’è fatto di nebbia, il processo dovranno subirlo. Non hanno linciato nessuno, hanno fatto supplenza ad uno Stato assente rendendo giustizia e refurtiva ad una anziana novantenne a cui vogliono bene. Dovranno pure pagarsi l’avvocato. Gramellini sarà contento.