Società
di Mario Adinolfi
Le lacrime di Tiziano Ferro
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E adesso ci toccano le lacrime di Tiziano Ferro (come quelle di Ricky Martin, di Miguel Bosè, ma tante degli ignoti, di quelli che ordinano figli e poi litigano prima che siano partoriti e li abbandonano) a cui si aggiunge la lezioncina secondo cui “tutto accade come nelle coppie etero”. E non è così. Il matrimonio è tra uomo e donna anche perché nella tragedia del divorzio resta una madre, resta un padre, i bimbi hanno un punto di riferimento principale (di solito la donna) e il senso di colpa rafforza spesso anche il ruolo paterno. Hanno deciso che il matrimonio e la famiglia dovessero essere scimmiottati con tanto di figli acquistati all’Ikea degli uteri in affitto, il risultato è un oceano di caotico dolore senza bussole possibili in cui tutti naufragano, i più piccoli per primi. Lo ripeto da troppi anni, sono quasi stanco: privarli della mamma è un crimine. Di cui loro stessi, crescendo, chiederanno conto a chi credeva che coi soldi si potesse comprare tutto.