Politica

di Roberto Signori

Migranti, Tajani: “Via libera al visto elettronico europeo”

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“Una strategia più concreta e più europea alla sfida delle migrazioni”. La proposta del ministro degli Esteri italiano e segretario di Forza Italia Antonio Tajani è stata approvata all’unanimità dall’assemblea del Partito Popolare europeo. Da Bruxelles Tajani annuncia che è arrivata una stretta sui visti, perché, dice, “ci sono cose che non mi piacciono”.

“Sta per partire un’ispezione in Sudamerica - annuncia - dopo quella che abbiamo fatto in Africa, dove abbiamo richiamato due funzionari, e quella che abbiamo fatto in Asia, Bangladesh e Pakistan e Sri Lanka. Perché il visto è una cosa seria: non si può dare a pagamento, né permettere che i trafficanti di esseri umani li usino”. Il ministro poi ricorda che è stata approvata “finalmente la norma, in maniera definitiva, che dà vita al visto elettronico europeo. E’ un regolamento, permetterà di avere regole un po’ più stringenti”.

Tajani il 21 novembre riferirà alle Camere sull’accordo raggiunto da Italia e Albania sulla costruzione di due centri per richiedenti asilo salvati nel Mediterraneo da navi italiane.

“Le critiche all’accordo tra Italia e Albania sono di chi non conosce il testo di quell’accordo che non è un trattato internazionale. Io spiegherò al Parlamento italiano, per rispetto nei confronti del Parlamento, cosa significa quell’accordo. Ci saranno anche delle risoluzioni - ha sottolineato Tajani - Quindi, il Parlamento verrà coinvolto pienamente in quella che è una scelta di solidarietà da parte dell’Albania e un modo di affrontare insieme la grande sfida dell’immigrazione clandestina: combattere i trafficanti di esseri umani, salvare tante vite umane e accogliere migranti regolari che possano inserirsi attraverso il lavoro, nell’industria, nell’agricoltura, nel nostro Paese”.


Sulle polemiche seguite all’annuncio dell’accordo è intervenuto anche il premier albanese, Edi Rama, in collegamento con il Tg2 Post: “Se l’intesa funzionerà sarà un bene - ha detto - altrimenti pazienza. Non sarà la prima volta che una cosa non funziona in questo grande pasticcio europeo dove nessuno si prende la responsabilità”. Dura la reazione del premier albanese nei confronti di chi paragona i centri a Guantanamo: “Bisogna avere un po’ di rispetto per le vittime di Guantanamo e per le vittime dei lager perché non siamo sensibili neanche verso quelli”.

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15/11/2023
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