Storie
di Raffaele Dicembrino
Autostrade: sequestro preventivo per i furbetti del pedaggio
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Chi viaggia in autostrada senza pagare il pedaggio rischia di vedersi sequestrare il proprio veicolo. È quanto sta accadendo a Como, dove la Procura ha avviato una stretta sui cosiddetti furbetti del pedaggio, che approfittano delle barriere Telepass o delle corsie libere per evitare di versare il dovuto alle società di gestione delle Autostrade.
Tra i casi più eclatanti, c’è quello di un professionista che ogni giorno arrivava in Italia da Lugano per lavoro, alla guida di una Bmw da 50 mila euro. Per tre mesi, ha fatto in modo di non pagare i 2.30 euro del pedaggio del casello di Grandate, ma anche delle successive barriere, accodandosi alle auto di chi invece pagava regolarmente. In tutto, 92 giorni di transiti gratis, per un ammontare di circa 2.000 euro. Per riavere la sua auto, messa sotto sequestro preventivo dal Gip del Tribunale di Como, ha dovuto saldare il debito con Società Autostrade.
Non è l’unico caso di truffa quotidiana a carico delle società autostradali, i cui responsabili vengono identificati grazie alle telecamere. Tra questi, ci sono anche camionisti dell’Est Europa, automobilisti svizzeri e pensionati italiani, che hanno accumulato centinaia di passaggi senza pagare. Le cifre contestate variano tra gli 800 e i 2.000 euro, che tuttavia sono decisamente inferiori al valore dei veicoli che finiscono sotto sequestro.
Per questo motivo, molti dei furbetti del pedaggio preferiscono pagare evitando i tempi e i costi di un procedimento giudiziario destinato a non lasciare scampo, a fronte delle riprese delle telecamere. In alcuni casi, le società autostradali accettano anche la remissione di querela, a patto che il danno sia risarcito.
Situazione diversa invece per chi non salda i transiti della Pedemontana, tratto autostradale senza barriere ma solo con postazione di rilevamento del transito. In questo caso, il reato viene qualificato come insolvenza fraudolenta, perché il pagamento deve avvenire con Telepass o con versamento entro 15 giorni dal passaggio. Il pedaggio è di 1.93 euro per dieci chilometri, il secondo più caro d’Italia. Non sono rari i casi di automobilisti che decidono di non pagare, come una pensionata che dal 2016 ha accumulato circa 800 passaggi, con la deliberata scelta di non versare un centesimo. Incredibile ma vero!