Chiesa
di Giampaolo Centofanti
Don Centofanti: Vangelo di sabato 18 novembre e commento
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Lc 18,1-8 Sabato 18 novembre 2023, Dedicazione delle Basiliche dei Santi Pietro e Paolo, apostoli
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
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L’esortazione apostolica su Santa Teresina segnala la via del camminare semplice nella fede: cercare, per grazia, la concreta volontà di Dio, che orienta per esempio a pregare, a operare, a riposare e via discorrendo nei momenti giusti, mettendo ordine nella propria vita. Scoprendo la serena gradualità della crescita nello Spirito di Gesù. Tendenzialmente superando dunque il moralismo del fare tutto e subito secondo regole religiose astratte e l’opposto ed in fondo uguale fare solo orizzontale. Scoprendo che si tratta sempre di ideologie, che si contrastano e si sostengono al tempo stesso. Da un vario salvarsi da soli al vangelo della gioia, della fiducia in Dio, che viene con delicatezza a farci crescere sulla via della vita piena. Scoprendo che tutto è a suo modo grazia, viene dalla Parola e dall’eucarestia e in esse e ad esse è chiamato a gradualmente tornare, in modo sempre nuovo.