È una giornata importante per il diritto e per il diritto alla vita. La decisione della Corte Suprema americana sull’aborto è storica, ma non fatevi fuorviare dalle inutili drammatizzazioni ordite da interessi precisi. Semplicemente ora decideranno democraticamente i singoli Stati come regolamentare l’aborto, non sarà obbligatorio consentirlo fino alla 24esima settimana (bambino di 6 mesi, totalmente formato) come finora era prassi negli Usa
Votate chi promuove la famiglia di Dio e non alterata dall’ideologia gender
Si è aperto un vero e proprio caso politico intorno al vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti. Pietra dello scandalo il suo invito, alla vigilia del ballottaggio fra Tommasi e Sboarina, a non votare chi promuove l’ideologia gender, l’aborto e l’eutanasia.
Decisione storica del Senato della Pennsylvania, che lunedì scorso ha prima presentato e poi votato - con 29 voti favorevoli e 20 contrari - un emendamento costituzionale statale per impedire agli attivisti abortisti di avanzare proposte di legalizzazione dell’aborto fino alla nascita e dunque, di conseguenza, eviterebbe ai contribuenti di dover pagare per questo.
USA - Il Congresso vuole indagare sulla vendita di parti di bambini abortiti
La spinta per un’indagine completa è arrivata dopo che l’HHS ha ignorato le serie preoccupazioni sollevate in precedenti lettere inviate dai membri del Congresso che si opponevano alla ricerca sui tessuti fetali e al traffico di parti di bambini abortiti.
L’arcivescovo di San Francisco ha annunciato che la presidente della Camera Usa, cattolica, non dovrebbe essere ammessa alla Comunione per la sua posizione di appoggio alla libertà di scelta sull’aborto
La questione è molto sentita negli Stati Uniti, ma Meta non vuole che se ne parli nei suoi uffici. Il che è strano, dato che in azienda è possibile parlare e dibattere rispettosamente di altre questioni sociali, come il movimento Black Lives Matter.