Abusa di una bambina davanti alla basilica di Santa Maria Maggiore
Ha toccato una bambina di dieci anni di fronte alla Basilica di Santa Maria Maggiore. L’uomo ha cercato di scappare ma per lui non c’è stato niente da fare. Prima i genitori della piccola l’hanno fermato. Poi sono intervenuti i carabinieri. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale.
Stanno suscitando orrore nel Regno Unito, Paese di avidi consumatori di tè per antonomasia, le denunce di gravi abusi sessuali emerse da un’inchiesta giornalistica condotta sotto copertura dalla Bbc in Kenya fra le lavoratrici di grandi coltivazioni possedute da due aziende britanniche di primo piano.
Abuso sessuale sui minori: in Gran Bretagna è “una epidemia”
Dopo sette anni di indagini in Inghilterra e Galles, con l’ascolto di 6.200 vittime, è uscito oggi il Rapporto dell’Independent Inquiry into Child Sexual Abuse.
“La speranza e il sogno di ogni vittima di abusi e violenze è essere protetta, curata, guarita e avere giustizia. La missione e l’impegno di ogni cristiano è fare in modo che questo accada. Con la fede e le opere, dobbiamo far sì che la bontà e la verità vincano il male e le vittime di tratta e abusi vincano la morte spirituale e risorgano a nuova vita spirituale ed emotiva”:
E’ nelle librerie il volume di Salvatore Cernuzio intitolato “Il velo del silenzio. Abusi, violenze, frustrazioni nella vita religiosa femminile”, edito da San Paolo. Ecco la prefazione al libro scritta dal suor Nathalie Becquart, sottosegretario della Segreteria generale del Sinodo dei Vescovi
Come trasformare il sistema? Serve “un’indagine onesta, un’indagine indipendente e un’azione informata” perchè, afferma il cardinale O’Malley, “non possiamo riparare ciò che non riconosciamo. Non possiamo ripristinare una fiducia infranta se non entriamo nel cuore della questione”.
Di Bibbiano si tace sempre un dato: i bimbi vennero sottratti alle famiglie utilizzando le perizie del finalmente condannato Claudio Foti di Hansel&Gretel per assegnarli tramite Federica Anghinolfi persino a coppie lesbiche di sue ex fidanzate. Donne spostate di testa che scaricavano le bambine per strada sotto la pioggia perché non volevano confermare gli “abusi” subiti in famiglia, urlando come matte (gli audio sono disponibili agli atti e fanno paura). A un papà la Anghinolfi tolse i bambini di 3 e 5 anni accusandolo di “omofobia” perché non accettava che la moglie si fosse messa con una donna: “Lei non vedrà i suoi figli finché non imparerà ad accettare le relazioni di genere”. I bimbi tornarono a casa solo dopo l’arresto della Anghinolfi, ma ormai traumatizzati per sempre.