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Politica

GIURO DI DIRE LA VERITÀ, TUTTA LA VERITÀ, NIENT’ALTRO CHE LA VERITÀ

Ascoltare un politico oggi, per quasi tutti, significa stare a sentire blaterare qualcuno sui “massimi sistemi” affermando una marea di cose in cui non crede: per questa ragione la stragrande maggioranza degli italiani ha perso la fiducia nella classe dirigente eletta e va sempre meno a votare. Manca il coraggio, tutto politico, di dire la verità nuda e cruda e di dare battaglia per ciò in cui si crede e non per ciò che conviene in quel momento. Non sono un utopista, sono un ragazzo che è cresciuto sin dai 14 anni nelle fumose sezioni di partito e che ancora, dopo 25 anni, si emoziona come un bambino alle rimpatriate di partito per il piacere di assaporare il gusto dello stare insieme e sentirsi uniti in un comune sentire.

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Media

Premio “Giuseppe De Carli”

Il podcast di Papa Francesco realizzato da Salvatore Cernuzio ha ottenuto il secondo premio nella sezione “Chiesa, guerra e pace”.

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Politica

PERCHÈ NON CELEBRO LA GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Stanotte ho guardato il docufilm UNICA di Ilary Blasi sulla fine del suo matrimonio con Francesco Totti: ero curioso di vedere se fossero emersi alcuni retroscena sul perché è finita una storia d’amore che aveva “tenuto botta” vent’anni a dispetto delle relazioni sempre più brevi di oggi. Delusione totale: un manifesto sulla violenza che subiscono le donne dagli uomini con il pupone dipinto da maschio bugiardo, traditore e meschino capace solo di far venire sensi di colpa e mentire. La fine del suo matrimonio cosa le ha lasciato? La fine dei sensi colpa. Davvero splendido, soprattutto se pensi che in questa frase c’è quello che rimane di vent’anni di vita insieme e tre figli messi al mondo.

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Politica

VOTARE NON BASTA PIÙ. DISSIDENTI O SERVI

Le suppletive di Monza confermano il trend negativo dell’affluenza alle urne degli italiani.

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Politica

VI SPIEGO PERCHÉ NON HO DATO SOLIDARIETÀ A GIORGIA

In queste ore si fa un gran baccano attorno alla fine della relazione di Giorgia Meloni: un vociare sulla stampa e sui social network frutto unicamente della scelta del Presidente del Consiglio di gettare letteralmente sulla piazza pubblica le ragioni della rottura. Fino a giovedì notte della storia tra la politica di destra e il giornalista di Mediaset poco o nulla si sapeva: ora ogni tipo di dettaglio diventa oggetto di giudizio e commento della chiunque. Semplice causalità? Niente affatto. Una strategia costruita a tavolino da abili comunicatori che hanno scelto di usare una triste e spiacevole vicenda privata per accrescere il consenso di una Presidente del Consiglio pronta a giocarsi molto, se non tutto, alle prossime elezioni europee: disposta a farlo anche abbandonando alla pubblica gogna il priorio compagno, favorendo lo stillicidio con un post che profuma di pilatesco.

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Società

IO NON MI SENTO EUROPEO, MA PER FORTUNA O PURTROPPO LO SONO

Sono nauseato dalle immagini da rotocalco con cui Giorgia Meloni cerca di recuperare consenso in vista delle prossime elezioni europee portandosi appresso, in giro per il Mediterraneo, capi di stato europei e i vertici della Commissione UE

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Società

FUORI I GAY DALL’ESERCITO

Disonorevole non è il comportamento del Gen. Vannacci ma la piega presa dai Ministri della Difesa italiana che consentono cambi di sesso a piacere e celebrano unioni civili omosessuali tra le Forze Armate italiane. Nell’intervista odierna del già Ministro Pinotti si ripropone la solita trita e ritrita narrazione arcobaleno che vede come necessario il superamento della stagione machista e sessista dell’esercito tricolore: si immagina un corpo dello Stato dedito a proporsi come avanguardia di quei falsi miti di progresso che si stanno espandendo a macchia d’olio in tutti gli ambienti di palazzi della Repubblica Italiana.

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Politica

ORA E SEMPRE UN PRESIDENTE

Proporre una riflessione politica a caldo sarebbe esercizio falso e retorico e quindi lo scarto a priori. Quando questa mattina, prima ancora dei giornali, mi arriva la notizia della morte di Silvio Berlusconi via watusp dall’amico Mario Adinolfi la prima cosa che mi è venuto spontaneo ed immediato fare è stato riguardare gli scatti sul cellulare che ci hanno ritratto insieme. Sì, quando perdi fisicamente qualcuno che ti è caro cerchi quasi inconsciamente di non lasciarlo andare imprimendo il suo volto nella testa e nel cuore.

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