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Festival di Sanremo da dimenticare in fretta
Sempre e per sempre” canta Fiorella la rossa nella serata delle cover, in un Festival che avrebbe meritato di vincere. Sceglie De Gregori, dunque, al quale però non la lega nulla, se non una discreta parte del suo successo artistico. A meno che, con la sua densa nuova canzone, non abbia anche lei deciso di andare “A passo d’uomo”, titolo programmatico di uno schietto libro-intervista del “Principe della Sineddoche” (così un geniale striscione immortalò in un concerto il cantautore romano). Staremo a vedere: per adesso la Signora della Canzone italiana, l’interprete dal timbro invincibile è solo, per sua ammissione, una Combattente (militaresco titolo del suo ultimo cd), una grintosa guerrigliera teneramente persa nei sottoboschi del mainstream. Prenderle la mano e portarla fuori dal labirinto limaccioso in cui s’è cacciata guerreggiando a testa bassa, di questo viene voglia vedendola commossa e un po’ imbarazzata dietro l’inaspettato vincitore.
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