Chiesa
Il viso espressivo di monsignor Castellucci
Mons. Castellucci non è nuovo per la mobilitazione pubblica e personale in favore della vita umana nascente. Nello scorso aprile ha partecipato ad esempio alla grande mobilitazione prolife organizzata nel centro di Modena con un corteo e un momento di preghiera che ha coinvolto oltre 350. Quando la proposta gli è giunta alle orecchie, subito il vescovo, non se l’è lasciata sfuggire, tanto più in occasione del Giubileo della Misericordia. «Può essere un segno - ha spiegato l’arcivescovo - e un modo per dire che la vita vale sempre. La Misericordia si manifesta fin dall’inizio. Ci sono tre elementi deboli nella vita umana: l’origine, l’esposizione e la fine. Non sempre si dà attenzione al livello normativo e culturale». Se la vita vale in quanto tale, i cristiani sono chiamati a un compito. «Dobbiamo avere uno sguardo più profondo», sostiene quindi mons. Castellucci, che si ottiene «guardando ai più piccoli, come fatto da Gesù Cristo: per essere grandi siate come i bambini».
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