Chiesa
Il “partito” di Pio XII ha un sostenitore eccellente Papa Francesco
Come è stato più volte ribadito in questi anni, anche la prima recezione dell’operato di Pio XII presso la comunità ebraica del tempo appare positiva. Un ebreo convertito al cattolicesimo, come il rabbino capo di Roma Israel Zolli, assume proprio il nome di Eugenio come atto di riconoscenza per quanto Papa Pacelli aveva fatto per la comunità ebraica romana. Atteggiamento diametralmente opposto rispetto alla nota congiunta firmata nel 2009 dai rappresentati dell’ebraismo italiano di allora, Il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, il presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna e il presidente della comunità ebraica romana, Riccardo Pacifici, pubblicata in occasione della firma di Papa Ratzinger al decreto che proclamava la venerabilità di Pio XII. Nota che esprimeva la persistenza di una valutazione critica
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