Società
Aborto. Va detta anche una parola maschile
Il vibrante editoriale dell’altro ieri, a firma di Lucia Scozzoli, ha innescato un vivace e fecondo dibattito, in cui non sono mancati plausi importanti (o perfino eccellenti), né difettano indicazioni complementari che denuncino aspetti trascurati. Il dibattito che ne emerge è sintomo di salute culturale e di correttezza deontologica: a una prospettiva squisitamente femminile se ne giustappone una maschile. Una volta di più l’uomo incarna la legge e le sue ragioni.
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