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Un abbonamento per il Papa

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

Caro Papa Francesco, questo giornale come sai tifa per te e considera decisiva ogni tua parola, prova a raccontarla ai suoi lettori con affetto filiale e spesso ci dispiace dover persino operare “mediazione giornalistica” sui tuoi discorsi, perché a differenza di molti li consideriamo perfetti nella loro umana freschezza e sincerità.

Non abbiamo mai avuto dubbi o espresso critiche, quando altri li hanno avanzati noi abbiamo spiegato che non avevamo fondato un giornale per insegnare al Papa a fare il Papa. Siamo un gruppo di cristiani peccatori e ascoltiamo quel che ha da dire il successore di Pietro, perché sono parole di salvezza. Poi riportiamo quelle parole in articoli e le regaliamo ai nostri lettori. Questo piccolo giornale ha dovuto rinunciare alla versione cartacea perché costava troppo e oggi vive grazie a qualche migliaio di abbonati che vogliono che questa voce non si spenga. Noi speriamo che diventino sempre di più e ce la stiamo mettendo tutta. Abbiamo letto che non leggi i giornali, caro Papa: anzi, ne leggi solo uno, per dieci minuti ogni giorno. La Repubblica.

Te lo dobbiamo dire, non è il nostro giornale preferito, forse è il giornale che più di altri ha contribuito alla secolarizzazione drammatica dell’Italia negli ultimi quarant’anni. Ma anche su questo non discutiamo: uno che fa il Papa potrà pure decidere quale giornale leggersi, no? E poi, il nemico bisogno conoscerlo. Una sola cosa, caro Papa Francesco: ci mandi la tua email così ti attiviamo un abbonamento gratuito a La Croce? Se ti avanzano altri dieci minuti…

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26/05/2015
2903/2023
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