Politica
di Mario Adinolfi
A Palazzo Madama ora hanno paura
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C’è chi continua a scriverci: rassegnatevi, avete già perso, il ddl Cirinnà passerà, si sono già messi d’accordo. Ma noi siamo quelli del Circo Massimo, gente che ha viaggiato duemila chilometri facendo prendere freddo e perdere sonno ai bambini, pur di testimoniare la verità: è immaginabile che ci troviate rassegnati? Stiamo giocando una partita, la giochiamo fuori casa, gli avversari hanno segnato più di un gol: hanno tutti i giornali dalla loro parte, hanno tutti i conduttori radiofonici e televisivi dalla loro parte, hanno pure i politici dalla loro parte (191 senatori hanno votato contro le eccezioni di costituzionalità di una legge palesemente incostituzionale). Però la squadra irrisa e negletta del Family Day s’è messa a giocare, a tentare quella rimonta che pareva impossibile.
Ed ecco persino su Repubblica e Il Fatto spuntare il presidente della Società italiana di pediatria, Giovanni Corsello: “Vivere in una famiglia senza la figura materna o paterna potrebbe danneggiare il bambino”. Gol. Lo squadrone dei superbi e dei sicuri di sé si innervosisce. Serpentina improvvisa del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “L’utero in affitto è ultraprostituzione”. Gol. Fa parte del governo, la Lorenzin. Agitazione massima del capitano avversario a Palazzo Chigi. Che osserva impotente il suo centravanti, Sergio Lo Giudice spiattellare in tv che la stepchild adoption serve a lui per legittimare in Italia la sua pratica di utero in affitto da centomila euro. Autogol. Si va negli spogliatoi, in un giorno gliene abbiamo fatti tre. Decidono che al Senato per questa settimana, non si vota più. Il patto tra Pd e M5S è a forte rischio e le votazioni sono tutte rinviate e non riprenderanno prima di mercoledì 10 febbraio. Adesso hanno paura. Quelli che pensavano d’aver già vinto adesso hanno tanti dubbi, tanta paura. E allora, con coraggio, pronti al secondo tempo?