Società
di AA. VV.
Professionisti e intellettuali contro il ddl Cirinnà
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Siamo un gruppo multidisciplinare costituito da pedagogisti, giuristi, psicoprofessionisti, filosofi, sociologi, medici e altre figure competenti in ambito antropologico.
Manifestiamo il nostro appoggio ai contenuti che hanno animato la manifestazione al Circo Massimo del 30 gennaio, promossa dal Comitato Difendiamo i Nostri Figli .
Riteniamo importante ribadire per l’intera società civile, nel rispetto dei convincimenti religiosi, politici e assiologici personali:
- la priorità del nucleo famigliare madre-padre-figli rispetto a una visione atomistica in cui si viene di fatto ridotti a individui, a “consumatori dotati di diritti” fruibili in base alle leggi del mercato
- la riabilitazione dell’evidenza, oggi oscurata, che è innanzi tutto nella rete bio-psico relazionale inter e intrafamigliare che si sviluppa la persona umana.
- il valore del corpo e della persona umana, che non possono mai venir ridotti a oggetto di mercificazione
- il rifiuto di una concezione che considera gameti, organi e il corpo delle donne come “cose”, beni giuridici disponibili e “mezzi” utilizzabili a fini riproduttivi.
Concordiamo sulla necessità di potere esprimere liberamente posizioni eterodosse rispetto al cosiddetto “gender mainstreaming” (corrente di impronta gender), e ciò sulla base di forti evidenze biologiche, psicologiche, pedagogiche, sociologiche e giuridiche, in quanto esistono uomini e donne, non “generi”, né sfumature arcobaleno di ontologie variabili suscettibili di decostruzione e arbitraria ricostruzione meramente “culturali” o comunque arbitrarie.
Rispetto alla identità della persona, la visione gender - interpretazione antropologica di stampo socio-politico, pseudoscientifica ed antiecologica - privilegia arbitrariamente la preponderanza dei fattori culturali (governabili dal più forte), aprendo la strada ad una dittatura del pensiero su base egemonica governata dalla tecnoscienza e dai gestori del potere massmediatico.
Appoggiamo perciò il richiamo ai politici ad un discernimento attento contro il rischio di approvare proposte di legge non adeguatamente esaminate nei loro fondamenti antropologici, nè condivise culturalmente da un’ampia rappresentanza del popolo italiano,
tradendo di fatto la sovranità popolare e il criterio democratico.
Giovanna Arminio, avvocato,
Chiara Atzori, medico infettivologo
Alessandro Benigni, docente di Filosofia
Monica Boccardi avvocato
Laura Boccenti, filosofa
Paola Bonzi
Lorenzo Borrè, avvocato
Giorgia Brambilla, bioeticista
Belinda Bruni
Tonino Cantelmi, psichiatra
Samuele Cognigni psicologo
Ferdinando Costantino
Serena Del Zoppo medico ginecologo
Mariella Ferrante, insegnante
Silvio Fontanini, neuropsichiatra infantile
Luisa Fressoia pedagogista
Daniela Frizzele, pedagogista
Michael Galster
Giuliano Guzzo sociologo
Gilberto Gobbi psicologo
Massimo Introvigne, sociologo
Gianluca Marletta, antropologo
Nicola Natale, medico ginecologo
Giuseppe Noia, ginecologo
Maristella Paiar avvocato
Enzo Pennetta, biologo e dottore in farmacia
Piercarlo Peroni, avvocato
Furio Pesci , pedagogista
Giancarlo Ricci, psicoterapeuta, saggista
Giovanna Rossi sociologa
Giancarlo Rovati, sociologo
Paolo Scapellato, psicologo
Paolo Sorbi, sociologo
Serenella Trezza, neuropsichiatra
Piero Viotto pedagogista
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