Storie
di Marie Christine Jeannenot
Se questo è un uomo ed il diritto alla vita
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Il “J’accuse” d’Emile Zola un grido dell’anima di fronte al dramma, potrebbe essere usato in molti casi nelle nostre società moderne…soprattutto quando si parla dei diritti dei più deboli e in questo caso dei piccoli, dei bambini.
In special modo di alcuni bambini, quelli più deboli ed indifesi come Charlie, Ishai, Alfie…e tanti altri facendo però attenzione a non cadere nella trappola di suscitare una banalizzazione del male come direbbe Bauman in una società come quella attuale ‘liquida’ in cui la coscienza si inibisce; (tale azione infatti potrebbe essere la “zona grigia” di collaborazione al male di cui Primo Levi parlava).
Non dobbiamo girare lo sguardo altrove…succede adesso ai nostri vicini della porta accanto (domani potrebbe succedere a noi).
Oggi sta succedendo a Alfie Evans, un bambino di due anni affetto da una malattia degenerativa del sistema nervoso, a Liverpool in Inghilterra….Per noi Alfie è il nostro vicino della porta accanto.
Era stata annunciata, pochi giorni fa, (su sentenza del giudice dell’Alta Corte di Londra Anthony Paul Hayden) che la spina dei macchinari sarebbe stata staccata venerdì 13 aprile 2018.
Nel frattempo, l’ospedale “Alder Hey Children’s Hospital” (dove il bimbo è ricoverato) aiutato dallo Stato ha deciso di togliere la potestà ai genitori che lottano da tempo per il loro figlio e per il suo diritto alla vita.
Ieri sera Tom e Kate ( i genitori) hanno provato a portare via il loro figlio dal nosocomio di Liverpool ma sono stati bloccati dalla polizia. Sono seguite delle trattative con il legale dei genitori in ospedale in quanto la famiglia è forte di un documento che attesta il diritto e la legittimità dei genitori di fare uscire Alfie con una Equipe medicale e un aereo pronti ad aspettarlo.
Al momento i genitori sono ancora in ospedale con il bambino e una folla di sostenitori si è radunata davanti al nosocomio inglese.
Ma ditemi “se questo è un uomo”…. quali uomini e donne vogliamo che divengano le generazioni future? (con questi esempi ed insegnamenti negativi).
Continueremo a far finta di nulla mentre dei giudici continueranno ad ergersi a Dio e porteranno via Alfie e prima di lui Charlie e tanti altri innocenti? Verso che futuro ci vogliamo dirigere? Avremo ancora il coraggio di guardarci allo specchio?
Certamente lo specchio ci farà vedere il meglio di noi se scegliamo e sceglieremo sempre di combattere la buona battaglia ma non rimandandola a domani, il futuro è già oggi.
Oggi dobbiamo impegnarci e lottare contro la cultura dello scarto, della morte, della soppressione dei più deboli e Papa Francesco è con noi!