Società
di Rebecca Bertozzi
Noi giovani vogliamo amarci senza guanti
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In tutta la Lombardia (e ora pur è in Piemonte) i ragazzi fino ai 24 anni potranno avere preservativi gratuiti.
Innanzi tutto l’età e il termine “ragazzi”: 24 anni. A quell’età mia madre aspettava mio fratello e io avevo due anni. Non era una “ragazza”, ma era una giovane donna che aveva tutta l’energia possibile per potersi occupare di noi in modo completo. I bambini hanno bisogno di essere seguiti con molta energia e adesso che mia madre ha avuto il mio quinto fratello, le sue energie sono inferiori: è più stanca ed più apprensiva di quando aveva me o i miei fratelli. Per fare figli ci vogliono gli anni migliori. Il termine “ragazzi” per descrivere giovani di 24 anni, fa compiere un errore grave perché trasmette il messaggio che a quell’età ci si possa comportare ancora come adolescenti immaturi capaci solo di gesti involontari e non intenzionali (un po’ dei cretini, praticamente). All’infuori di chi è sotto l’infusso di stupefacenti, dopo i 18 anni (quindi sicuramente dopo i 24) si è considerati adulti: si può guidare, si deve votare, si possono acquisire brevetti. Chiunque faccia sesso dopo i 18 anni deve assumersi con attenzione tutte le responsabilità della scelta che compie.
Un quotidiano nazionale motiva positivamente questa scelta poiché la pillola costa 15€, la spirale ancora di più (a proposito, le mie compagne di classe non sanno che la spirale la mette il medico ed è un abortivo). Ma una consulente dei metodi naturali come la mia, ad esempio, non costa nulla. Quindi già così potrebbe bastare per far cadere tutto il castello.
Io penso invece che, adesso come adesso, la stragrande maggioranza dei ragazzi abbia le risorse per poter possedere uno o più cellulari: il costo di un preservativo va da 0,36€ a 1 €: escludo a priori che ci sia qualcuno che non possa permettersi l’investimento. Per le ragazze che assumono la pillola è un discorso un po’ diverso: avendo un costo superiore ai 10 €, il fatto di passarla gratis fa compiere comunque una deduzione: c’è da venderla (quindi è un semplice mezzo per far soldi).
Un’altra motivazione riguarda la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili: sono d’accordo che possa essere un fattore protettivo, l’uso del preservativo, tuttavia in una coppia “stabile”, la ragazza sarà più propensa ad usare la pillola. Purtroppo, visto che viene trasmesso il messaggio che si deve vivere d’istinto (come i leoni, i lemuri e le orate), una coppia che si trovi nell’opportunità di consumare un rapporto in un momento di “passione”, non indosserà un preservativo. Soprattutto se sotto l’influsso di alcool o droghe. Al contrario, una persona che sa perfettamente che potrebbe incontrare qualcuno con il quale scegliere “consapevolmente” di consumare una relazione erotica, si premurrà prima dell’attrezzatura adeguata e investirà la riguardevole cifra. Tuttavia se un Consiglio Regionale ne ha deliberato la distribuzione gratuita, evidentemente non è un prodotto in auge. Infatti, nello stesso articolo, si accenna al fatto che alcune malattie del passato siano ritornate “di moda” a causa dei comportamenti sconsiderati di tanti giovani come me. Allora cerchiamo di fare chiarezza: fino a 24 anni il messaggio è che siamo una marea di idioti, che vivono di ormoni e poco altro. E poi leggo che si stupiscono che già dai 16 anni (sedici: ovvero la mia età dell’anno scorso) siamo malati. E non roba come il raffreddore o la tonsillite: si parla di clamidia o sifilide. Facciamo pace col cervello: se siamo una marmaglia di bischeri, la sola pillola (che si può dimenticare) o il solo “santissimo” preservativo (si dimentica, non si sa usare, si buca ecc) non bastano. Però possiamo guidare una vettura o una moto. Le cose sono due: o siamo persone che devono crescere, ma il cervello lo abbiamo e allora non abbiamo bisogno di espedienti come preservativi gratuiti ma di sapere la verità, oppure siamo tutti sciocchi esseri immaturi che allora sarebbe meglio che fossimo tutti sterilizzati del tutto, così da non fare danni. Ma se questi sillogismi funzionano, allora toglieteci la maggiore età, la patente, il diritto di voto e molto altro.
Io credo che un certo numero di adulti ci reputi incapaci perché, se fossimo consapevoli (e basta poco: con tre lezioni gratuite di una consulente dei metodi naturali, io già so più cose di tutte le mie compagne che sono state a quattro ore di incontri con le ostetriche del mio consultorio), scopriremo che siamo in grado di comprendre e scegliere. E molti di noi (l’ho notato in classe), sono a favore delle famiglie (alcune mie amiche hanno proprio parlato di famiglie numerose), a favore dei figli da giovani, a favore dell’amore per sempre (soprattutto chi possiede genitori separati): quindi sceglieremmo bene!
Se sapessimo tutti che l’ovulazione c’è solo per 24 ore e che basta una settimana/decina di giorni di astinenza per evitare una gravidanza, chi di noi si avvelenerebbe con una pillola?
Se sapessimo la meraviglia e la forza che c’è nell’astinenza, chi di noi si rovinerebbe psicologicamente con dei rapporti sessuali casuali?
Se le ragazze e i ragazzi sapessero distinguere le perdite ovulatorie (mio fratello sa di cosa parlo e ha 14 anni), ma chi si rovinerebbe con la pillola del giorno dopo?
Il fatto è che ci vogliono idioti per vendere la loro mercanzia (o per farla vendere da altri): un po’ come fa Lucignolo.
Saremo però in grado di fare come Pinocchio, diventando umani e smettendo di essere burattini?