Politica

di Mario Adinolfi

Anche solo il nostro esistere

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

Dopo ogni elezione in cui il Popolo della Famiglia raccoglie pochi voti (pochi in termini relativi, è sempre comunque votato da migliaia di persone, centinaia di migliaia a livello nazionale) parte la gara allo sfottò, coi toni irridenti che conosciamo. Non è solo roba da social, abbiamo visto anche testate di colore opposto come Libero e l’Espresso puntualmente parteciparvi. Invece di chiedersi cos’è che motiva tanti pidieffini in ogni angolo del Paese, ben sapendo che nessuno sarà mai eletto almeno in questa fase, a metterci la faccia, il tempo, i soldi, la fatica, anche su autorevoli testate come quelle citate si preferisce il pernacchio condito con l’invito a sparire dal panorama politico.

Ecco, se la proposta è: “Sparite”, la nostra risposta è no, non spariamo. Continueremo ad esserci, per le migliaia di persone che ci hanno votato in Emilia Romagna anche domenica scorsa a cui siamo grati e per quelle che ci voteranno in futuro. E se la vostra coscienza fosse tranquilla o se foste solo dei buontemponi, vi accanireste con la stessa ilarità con tutte le liste da zerovirgola. Anche la candidata presidente di Potere al Popolo ha preso lo 0.3, esattamente come noi. Come mai per lei niente frizzi e lazzi? C’è un motivo ed è semplice da capire. Perché è il nostro puro e semplice essere in campo, anche solo il nostro esistere, ad infastidirvi. Perché se non ci fossimo noi, nessun altro farebbe resistenza su alcuni temi, imponendovi un punto di vista altro che sapete bene non essere campato per aria. Perché se fosse campato in aria lo trattereste con l’indifferenza con cui trattate chi ha preso lo zerovirgola come noi e anche meno di noi, perché chi dice che l’asino vola giustamente suscita indifferenza. Ma noi non diciamo che l’asino vola: noi ficchiamo il dito nella piaga di alcune evidenti contraddizioni e tanti vorrebbero che questo non accadesse più (tanti, pensate, persino tra i cattolici) e allora sperate che una risata possa seppellirci. Ci sperate ogni volta. E non accade mai. Chiedetevi il perché, chiedetevi cos’è che ci motiva e vedrete che scoprirete qualcosa di bello da raccontare, magari con un sorriso finalmente indulgente, asciugandovi quella consueta bava alla bocca. Il PdF continua a fare quello che nessun altro farebbe, se non ci fosse il PdF. Per questo non può farvi contenti, non può sparire.

E allora il Popolo della Famiglia va avanti: 355 cittadini hanno sottoscritto la mia candidatura a deputato del collegio Roma 1, abbiamo avuto la forza organizzativa per fare la raccolta in una settimana, siamo l’unica organizzazione cristianamente ispirata in grado di fare questo nel campo politico. Non ci è piaciuto il governo gialloverde, ancora meno ci è piaciuto il governo giallorosso che candida nel collegio addirittura il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, quello che ha irriso la famiglia con uno stanziamento di venti volte inferiore a quello necessario e promesso. Se i cattolici hanno un minimo di spina dorsale e coerenza, non possono votare per lui. A chi, come noi, non ha gradito neanche le inesistenti politiche di bilancio a favore della famiglia del governo precedente, noi offriamo un’alternativa.

E insomma anche il 1 marzo si vota e anche il 1 marzo si potrà votare il Popolo della Famiglia, la piccola pietra di inciampo che resiste. E ogni volta che vi viene l’istinto di insultarci o irriderci per questa nostra tenacia, chiedetevi il perché. E vedrete che la risposta sarà sorprendente.

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

29/01/2020
0812/2023
Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

Voglio la
Mamma

Vai alla sezione

Politica

Vai alla sezione

Articoli correlati

Società

J. K. Rowling bastona il governo scozzese

J. K. Rowling bastona il governo scozzese: “La legge sui trans danneggia le donne”

Leggi tutto

Storie

Un trans non può fare la tata

Non si può affidare la crescita di un bambino di pochi mesi a un trans. Dalla email si capisce che la transizione da un sesso all’altro non si è compiuta, l’Inps ha ancora tutti i documenti al maschile, quindi Alessandro è a tutti gli effetti Alessandro anche se “si sente” Alessandra. Siamo davanti dunque ad una persona che non si accetta per come è, che in questo percorso di transizione deve affrontare prove psicologiche e fisiche molto pesanti con l’assunzione continua di farmaci, che dal punto di vista fisico sostiene un iter di trasformazione molto doloroso e che fa tendere all’instabilità emotiva. Un bambino di pochi mesi può essere affidato a chiunque tranne che a persone con queste caratteristiche di instabilità. L’approdo alla diversa sessualità riconosciuta, quello che porterebbe il soggetto in questione ad avere i documenti in regola con il nome Alessandra, passa poi attraverso fasi di demolizione dei genitali maschili e di costruzione di forme genitali all’apparenza femminili che sono mediamente faticosissime da molti punti di vista, sia fisici che psicologici. Il ricorso al consumo di forti quantità di alcool e di droghe per ovviare all’inevitabile disturbo di personalità che accompagna ogni evoluzione dalla disforia di genere accertata all’approdo ad una diversa conformazione dei propri genitali, è comprovato in tutti i testi scientifici, così come la più alta propensione al suicidio dei transessuali rispetto alle altre persone.

Leggi tutto

Chiesa

La Chiesa ortodossa rumena è profamily

«La Chiesa ortodossa romena considera con preoccupazione le misure relative alla possibile formalizzazione, ventilata in queste ore, concernente il “partenariato civile”». Sono parole di una nota rilasciata dall’ufficio stampa del Patriarcato rumeno.
«I tentativi di ridefinire la famiglia naturale e tradizionale sembrano parte di un programma ideologico», prosegue.

Leggi tutto

Storie

Zuppi, il saluto a Mihajlović

Il cardinale presidente della Cei, arcivescovo di Bologna, esprime il suo cordoglio alla famiglia dell’ex allenatore della squadra calcistica cittadina, a 53 anni, scomparso per una grave forma di leucemia. Eravamo amici, confida, e mi raccontò della sua malattia confidando “la sua fatica e vulnerabilità”.

Leggi tutto

Chiesa

Libano - Saranno santi i fratelli Massabki

Vittime dei massacri del 1860 sul Monte-Libano e a Damasco. Esempio di “martiri della fede” in una fase storica di crescente persecuzione, prova ulteriore dell’importanza dell’ecumenismo dei santi, morti donando la loro vita per “lo stesso Cristo”.

Leggi tutto

Politica

Grideranno i ragazzi

Il quotidiano la Repubblica dona una pagina a Monica Corinna’ e lei ci prospetta il suo mondo futuro. Un mondo voluto da minoranze e creato a colpi di fiducia parlamentare. Fortunatamente esiste il Popolo della Famiglia e vi sono i referendum abrogativi!

Leggi tutto

La Croce Quotidiano, C.F. P.IVA 12050921001

© 2014-2023 La Croce Quotidiano