Politica
di Giuseppe Udinov
AMMINISTRATIVE: ADINOLFI (PDF), “PAR CONDICIO VIOLATA IN TV”
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Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia (PdF), protesta con l’Agcom e chiede al suo presidente Giacomo Lasorella il ripristino della par condicio televisiva: “In qualità di presidente nazionale e rappresentante legale del Popolo della Famiglia, movimento politico nazionale presente con proprie liste e proprio simbolo a Roma, Torino, Bologna, Ravenna, Rimini, Spoleto, San Benedetto del Tronto e dunque in ben più del richiesto ‘quarto dell’elettorato’ (12 milioni di italiani) chiamato al voto nelle prossime amministrative, chiedo che l’Autorità si attivi subito per ripristinare la legalità nella comunicazione radiofonica e soprattutto televisiva che calpesta le norme letteralmente azzerando la presenza del Popolo della Famiglia nei contenitori informativi. L’articolo 2 comma 2 della delibera Agcom 265/21 del 6 agosto scorso stabilisce con chiarezza i criteri che confermano che il Popolo della Famiglia nel corso di questa campagna elettorale è a tutti gli effetti da equiparare per la par condicio ai partiti con gruppi presenti in Parlamento. Ora va ristabilita immediatamente la legalità nella comunicazione radiofonica e televisiva garantendo al Popolo della Famiglia gli spazi cui ha diritto per legge. La par condicio è sistematicamente violata e a nostro totale danno, visto che siamo letteralmente azzerati. È il momento di rispondere all’illegalità e evidenziare il ruolo regolatore dell’Agcom. L’appello è rivolto al presidente dell’Autorità, Giacomo Lasorella, che non credo sia lieto nel vedere calpestate con arroganza le chiare direttive della legge e di Agcom”.
Scrive Mario Adinolfi: “E ci risiamo. L’articolo 2 comma 2 del regolamento dell’Autorità Garante per la Comunicazione garantisce in queste amministrative spazi uguali nell’informazione nazionale radiofonica e televisiva tra i partiti presenti in Parlamento e quelli in grado di presentare il simbolo almeno presso “un quarto dell’elettorato chiamato al voto”. Il simbolo del Popolo della Famiglia è presente in tutta Italia ed è letteralmente azzerato dalla comunicazione radiotelevisiva, compresa quella della Rai che è servizio pubblico. Oggi ho chiesto all’Agcom un intervento urgente di ripristino della par condicio. Fabiola Cenciotti deve avere gli stessi spazi di Raggi, Gualtieri e Calenda che sono gli unici citati sempre come candidati sindaco di Roma e non è giusto, non è legale. Anche per questo il 3 e 4 ottobre sorprendili votando Popolo della Famiglia”.
Cambiano le elezioni, trascorrono gli anni, ma gli “orrori” sono sempre gli stessi!