Società
di Tommaso Ciccotti
La terza dose del vaccino Covid e la dose di vaccino antinfluenzale verranno somministrate insieme
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Con l’inizio dell’invero, case farmaceutiche, scienziati e ministero della salute sono stati colti da un dubbio? Come poter fare la terza dose di vaccino covid e il vaccino antinfluenzale agli italiani? La soluzione appare alle porte: due vaccini in una sola volta!|
L’ipotesi su cui sta lavorando il ministero della Salute è quella di somministrare il vaccino contro l’influenza insieme alla terza dose di vaccino anti-Covid. Il ministero sta preparando la circolare sul “booster”, ovvero sul rinforzo di protezione dato da una nuova somministrazione, che per il momento riguarda le persone anziane e parte del personale sanitario. Ad ottobre, quando finirà il lavoro sulle persone che hanno problemi al sistema sanitario, riceveranno la terza dose le persone che hanno un’età superiore agli 80 anni o quelle che si trovano in una Rsa. Si tratta di una categoria di persone che rientra in quella a cui viene consigliato il vaccino antinfluenzale.
Non ci sono studi che forniscono un’indicazione precisa su come procedere. Negli Stati Uniti hanno deciso per la doppia dose contemporanea, dopo l’indicazione dei Cdc. Si tratta della stessa ipotesi su cui sta lavorando l’Italia. Il ministero ipotizza di effettuare le due iniezioni insieme, una per braccio. Gli esperti hanno dichiarato che l’antinfluenzale è preparato per proteggere contro tre ceppi di influenza, quindi è come se chi lo ricevesse facesse tre vaccini. Somministrando anche il vaccino anti-Covid non aumenterebbe il rischio di reazioni avverse. Il fatto che siano medicinali con diversi meccanismi impedisce, però, di metterli nella stessa fiala.
Da quest’anno, per la prima volta, sono state coinvolte anche le farmacie nella campagna per la vaccinazione antinfluenzale. L’idea è di procedere con accesso diretto. Non è detto che le farmacie si organizzino, però, anche per fare la doppia dose nella seduta per gli over 80. Questa potrebbe essere affidata alle strutture della Asl e dai medici di famiglia. La circolare chiarirà anche un altro aspetto ancora poco chiaro, ovvero quali operatori sanitari dovranno fare la terza dose. Aifa ha dichiarato che il nuovo richiamo va fatto a chi è maggiormente esposto al rischio di infezione. Almeno per iniziare…...