Società
di Fabio Annovazzi
ROGHI E ASSALTI: DISPERAZIONE O STRATEGIA ANARCHICO INSURREZIONALE?
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La verità? La gente è spaventata, arrabbiata, disperata perché non sappiamo toccare, accarezzare i loro ‘cuori’. Abbiamo imparato a rivolgerci a masse virtuali a cercare di far tornare i conti parlando di economie reali e proiezioni e abbiamo dimenticato come guardare negli occhi il dolore delle persone. Abbiamo cercato di cancellare le religioni – e i principi laici derivanti da esse - perché ci ricordano che nel cuore della gente abita quella insopprimibile scintilla divina che è il nord della bussola della verità.
Questo vale per il referendum farsa sul tema dell’eutanasia, sia nelle ultime letture dei fatti distruttivi di Roma e di Ostia sua ‘degna’ periferia. Non crediamo sia un caso che il bar chiosco ‘dei servizi sociali e dell’ospedale’ sia andato a fuoco casualmente nello stesso modo di secchioni, autobus, boschi.
E oggi che dire?
Oggi, dopo la deriva delle manifestazioni romane anti green pass, constatiamo che “fascistizzare” questi assalti e roghi di questi tempi, da ambo gli schieramenti politici - da un lato chi eversivamente tenta di cavalcare il malcontento e dall’altro chi massifica consensi politici elettorali nel nome dell’antifascismo - forse sia un grave errore perché non si vuole capire che bisogna riprendere un rapporto con la gente a fronte di un distacco che si fa via via sempre più allarmante e non rifugiarsi nei fantasmi del passato. Saremmo nella schizofrenia politica istituzionale più completa.
Per di più utilizzare il termine ‘fascismo’ per orientare, polarizzando il consenso, questi episodi insurrezionali e distruttivi quando in Val di Susa ormai da un decennio gruppi di certo non fascisti adottano mezzi e strumenti pressoché identici (da un decennio!) è chiaramente una cartina tornasole del modus operandi di certi politici e ahinoi anche certe istituzioni.
L’idea che da oggi alcuni politici e sindacati abbiano dichiarato di andare per le scuole, tra i nostri figli, a promuovere queste teorie ‘fasciste/anti fasciste’ dell’ultim’ora spingendo nella confusione di questa errata lettura della realtà - che presumibilmente produrrà nei giovani nuove ondate di disordini scolastici, interruzioni didattiche e in un periodo nel quale il tempo d’insegnamento è quanto più prezioso per via delle interruzioni pandemiche – fa tremare le vene e i polsi.
Cosa va detto allora, soprattutto ai giovanissimi?
Va detto con forza che: la disperazione non ha ideologia, non ha colore politico, non ha nemmeno ceto sociale se si considera, per fare un esempio, quell’aberrazione delle droghe costosissime droghe dello stupro capriccio nichilista e distruttivo dei quartieri alti.
C’è chi brucia, autobus, cassonetti, boschi, chi assalta istituzioni, luoghi di pubblico presidio e c’è chi “brucia-consuma” persone e si brucia.
Politici, istituzioni, sindacati, che evidentemente si trovano in difficoltà (legittimo) non si nascondino dietro agli spauracchi, agli spettri del passato, non abusino del dolore della gente.
Invece si prenda l’opportunità della storia per riallacciare un rapporto con i genitori e la loro prole, un proletariato non materialista ma spirituale, un popolo reale aldilà di virtuale e proiezioni. Famiglie.