Politica
di Mirko De Carli
MANCANO LE PAROLE D’ORDINE E IL CENTRO-DESTRA SI SCHIANTA
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Dopo questi ballottaggi si palesano tutti i limiti dell’offerta politica del centrodestra italiano: non facciamoci ingannare dalla bassa affluenza elettorale, il popolo moderato se ci fossero state proposte politiche all’altezza delle aspettative si sarebbe certamente mobilitato. Il reale problema è strettamente connesso con l’incapacità di Meloni e Salvini (e, a seguire, dei loro rispettivi candidati a sindaco) di presentare al paese una serie di “cose da fare” saldamente ancorate a pochi ma ben definiti valori di fondo condivisi. Ognuno invece appariva in competizione con l’altro: Meloni su Salvini, Salvini su Meloni e Berlusconi su entrambi. Risultato: grande confusione, contraddizioni a non finire e disorientamento generale.
Occorre un ragionato cambio di rotta nel lavoro di costruzione dell’alternativa alla sinistra che abbracci la visione, più volte rilanciata come Popolo della Famiglia, del campo vasto. Nel concreto cosa significherebbe? Ecco cinque passi operativi che elenco brevemente per favorirne la comprensione:
- superamento della logica dell’attuale “tavolo del centrodestra” aperto ai soli gruppi parlamentari con la costruzione di un coordinamento allargato delle forze e dei movimenti alternativi al centro-sinistra (anche non presenti in Parlamento) con pari dignità riconosciuta ai singoli movimenti aderenti;
- costruzione di un “patto valoriale” che saldi tutte le realtà del c.d. campo vasto attraverso un’elencazione dettagliata e coerente di valori di riferimento (a partire naturalmente dalla difesa e promozione della vita e della famiglia);
- scelta dei candidati alle prossime elezioni amministrative con ampio anticipo e in maniera condivisa (coinvolgendo le realtà civiche e non scegliendo candidati cicivi per aggredire il consenso dei civici) al fine di costruire programmi frutto di un autentico ascolto del territorio;
- predisporre un piano ambizioso da sottoporre all’attenzione del governo per rilanciare natalità, famiglia e impresa familiare attraverso le azioni previste nel PNRR;
- presentare una candidatura unitaria e credibile per la Presidenza della Repubblica (un nome di assoluto valore potrebbe essere Marta Cartabia, attuale Ministro di Grazia e Giustizia) che rinsaldi il “vecchio” centrodestra nel nuovo campo vasto con l’obiettivo dichiarato di portare a termine la legislatura e presentarsi competitivi alle elezioni politiche del 2023.
Una terapia che, se praticata con umiltà e dedizione, potrebbe frenare l’emorragia di consensi verso l’astensionismo e rimotivare tanti militanti ed elettori in vista di una competizione elettorale nazionale dove, per non trovarsi nella necessità di altri governi istituzionali, il campo vasto alternativo alla sinistra deve necessariamente raggiungere almeno il 50% più uno dei consensi elettorali.
Come Popolo della Famiglia siamo pronti a portare il nostro piccolo ma pugnace contributo: per il resto a buon intenditor poche parole.