Storie
di Roberto Signori
Pallavolista licenziato con l’accusa di omofobia
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Una mossa costatagli caro non solo per la reputazione ma anche per la carriera. Quando Mauricio Souza, stella della pallavolo mondiale, ha postato lo scorso 12 ottobre una foto del nuovo Superman, Jon Kent - che nei prossimi numeri del celebre fumetto si rivelerà bisessuale - mentre bacia un altro ragazzo. Il suo commento “Ah, è solo un cartone, non è un grosso problema. Vai a vedere dove andremo a finire…” ha sollevato un polverone mediatico. Un caso costatogli alla fine il licenziamento da parte del suo club, il Minas.
Inizialmente il club del campione olimpico a Rio 2016 reagisce timidamente, limitandosi a stigmatizzare le dichiarazioni del giocatore, ma la reazione non soddisfa gli sponsor, Fiat e Gerdau. Il Minas li accontenta: Souza viene messo fuori rosa, multato e inviato a ritrattare.
La risposta del diretto interessato arriva di nuovo dai social, in un videomessaggio su Twitter: “Dopo aver parlato con la mia famiglia, i colleghi e la direzione del club, ho pensato molto alle ultime pubblicazioni che ho fatto sul mio profilo. Mi scuso pubblicamente con tutti quelli a cui ho mancato di rispetto o offeso. Non era mia intenzione”. Finita qua? Per nulla.
Ma le scuse di Souza, non nuovo a post non troppo apprezzati - come quelli a favore del presidente Jair Bolsonaro -, non sono bastate. Nella stessa giornata infatti il Minas comunica al giocatore la rescissione del contratto, ed è lui stesso a renderlo noto"Il comportamento di Souza è inaccettabile. Quanto alla squadra brasiliana, non c’è spazio per i professionisti omofobi” fanno sapere dal club.