Politica
di Tommaso Ciccotti
Bulgaria, svolta dalle urne
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Alle elezioni politiche anticipate in Bulgaria “Continuare il cambiamento”, il partito di centrodestra fondato da due giovani uomini d’affari, accreditato del 25,7 per cento, avrà la maggioranza relativa, sebbene risicata. Secondo un exit polls, in seconda posizione si attesterebbe il partito conservatore dell’ex premier Boyko Borisov, col 23,5 per cento.
Kiril Petrov, confondatore della forza politica in testa, ha parlato ai giornalisti indossando i panni del vincitore: “Faremo tutto ciò che è in nostro potere per garantire al paese un legittimo governo di coalizione”, ha affermato a spoglio ancora in corso.
A decidere la sconfitta della formazione di centrodestra di Borisov, secondo molti osservatori, sarebbero stati gli scandali di corruzione che hanno segnato il decennio politico da lui guidato.
Oltre al rinnovo del parlamento i bulgari hanno votato anche per il nuovo Capo dello Stato, figura di garanzia priva di poteri effettivi. In testa al primo turno l’uscente Rumen Radev, che i bulgari ricordano per le sue uscite contro scandali e corrotti. Se risultasse necessario, il ballottaggio per l’elezione del presidente si svolgerà il 21 novembre prossimo.
Ora le forze politiche si preparano ai colloqui per dar vita alla coalizione di governo, che potrebbe nascere col sostegno dei socialisti e di un altro partito.